Bonus partite Iva, caos Inps: il sito è in tilt

Il Caudino
Bonus partite Iva, caos Inps: il sito è in tilt

Il sito dell’Inps è andato in tilt, dopo che si è aperta la procedura per chiedere il bonus coronavirus da parte dei possessori di partita Iva.

Un vero e proprio assalto, partito nel pieno della notte. Gli intestatari di partita Iva, che possono usufruire di un sostegno pari a 600 euro, hanno iniziato poco dopo la mezzanotte a seguire la procedura online, sul portale web dell’Inps, per attivare il finanziamento.  Con l’effetto di produrre un vero e proprio ingolfamento dei sistemi informatici. Ore di attesa, soltanto per ottenere il caricamento di una singola pagina. Ma non è tutto.

Nelle prime ore di questa mattina si è arrivati persino allo scambio di identità. Un paradosso pirandelliano, in cui una donna di 29 anni, G.L., si è trovata all’interno del portale con  il profilo di M.S., uomo di 58 anni. In pratica, a causa dell’intasamento, un cittadino si sta trovando in questi minuti a visualizzare le informazioni privatissime di un’altra persona.

In barba alle più elementari norme a tutela della privacy. Purtroppo non si tratta di casi isolati che stanno rientrando col tempo, la situazione non sembra assolutamente in via di aggiustamento. Anzi. Più passano i minuti, più fioccano i trasferimenti di identità.

Maschere virtuali che però sortiscono un effetto drammatico sulla carne viva delle persone, costrette a ritardare l’accesso ai 600 euro, che in questi giorni così complicati rappresentano una cifra di vita o di morte. Uno, nessuno, centomila: Pirandello sembra prendere il sopravvento sulle più avanzate infrastrutture tecnologiche. Nel frattempo, però, per molti i 600 euro restano una chimera imprigionata tra le pieghe della burocrazia.

Il disguido sul sito dell’Inps con lo scambio di identità tra gli utenti «è una cosa gravissima che non deve succedere» e «sarà oggetto di verifica». Lo ha detto la vicepresidente dell’Inps Maria Luisa Gnecchi sottolineando che il disguido è durato cinque minuti. Gnecchi ha detto comunque che nessuno perderà il sussidio e che se le risorse dovessero esaurirsi saranno rifinanziate. Nessuno, ha detto, «resterà senza bonus. Cerchiamo di collaborare».