Calzone candidato del centro sinistra alla presidenza della provincia di Benevento

5 Luglio 2022

Calzone candidato del centro sinistra alla presidenza della provincia di Benevento

Calzone candidato del centro sinistra alla presidenza della provincia di Benevento. “Un profilo con una lunga biografia istituzionale in grado di intercettare il consenso degli amministratori che credono, come lui, nella necessità di pensare con concretezza al futuro di questo territorio.” Così il segretario del PD Sannio Giovanni Cacciano, ha introdotto il candidato di centro sinistra alla provincia Antonio Calzone, 66 anni, sindaco di Reino.

La conferma del nome

La conferma del nome è arrivato ieri sera, 4 luglio, nella sede della segreteria del PD Sannio in Corso Garibaldi, alla presenza dei dirigenti e degli amministratori del Partito Democratico della provincia di Benevento ma anche dei rappresentanti di Città Aperta e Civico 22, che hanno condiviso con il PD l’iter decisionale e il nome finale del candidato.

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Nei giorni trascorsi c’è stato un prezioso lavoro di ascolto da parte della Segreteria provinciale e dei dirigenti Democratici che hanno via via preso atto del crescente consenso convergente intorno al sindaco di Alto Sannita. Figura di grande esperienza, equilibrata, legata al territorio, da forti ideali, molto amata dagli elettori ed in grado di dialogare con tutti gli amministratori: per questo il suo nome di Calzone è stato accolto con grande entusiasmo da tutta la coalizione.

Presente Antonella Pepe, presidente PD Sannio, ha ringraziato Giovanni Cacciano, per l’impegno instancabile di questi giorni, e tutti gli alleati per aver contribuito ad un accordo di valore politico ed istituzionale: “Dobbiamo lavorare insieme per costruire la nostra visione del Sannio e affinché il territorio non sia al servizio di qualcuno o semplice  occupazione degli enti. Ritengo Antonio Calzone il nome più rappresentativo, per storia, coerenza ed esempio di buona amministrazione. Sui nostri valori e le nostre idee, faremo vivere anche il nostro impegno in consiglio provinciale, in un dialogo rinnovato e attento alle grandi questioni che interessano le nostre comunità.”

Mino Mortaruolo ha ringraziato a sua volta Calzone per la disponibilità: “Rappresenta un esempio per la politica locale, in virtù della sua storia personale raccoglie il rispetto di tutti e va apprezzato per il coraggio di aver accettato di combattere una battaglia difficile, ma non affatto scontata. Il lavoro di intermediazione fatto da Cacciano è davvero pregevole perché  con questa candidatura il centro sinistra ne esce rafforzato.

In seguito è intervenuto Luigi Diego Perifano, amico ed alleato del Partito Democratico anche in questa corsa elettorale, già candidato sindaco di Benevento ed autorevole protagonista dell’opposizione cittadina.

“Posto che l’attuale sistema elettorale non piace a nessuno, dobbiamo mettere un impegno doppio in queste elezioni perché la Provincia ha un ruolo importante, troppo spesso sottovalutato. Si verifica da tempo, invece, una gestione dell’ordinario senza visione; la funzione principale della provincia è la programmazione del territorio soprattutto tramite il Piano Territoriale Coordinamento Provinciale, che ultimamente non c’è stato.”

Si è detto inoltre molto entusiasta della candidatura di Antonio Calzone soprattutto per il suo sentimento di fedeltà ad una idealità che fa parte della sua vita: nel tempo ha avuto la possibilità di intessere numerose relazioni, rimanendo sempre vicino alle esigenze dei piccoli comuni.

Presente anche Angelo Moretti, leader di Civico 21, alleato del Pd in questa corsa elettorale come nelle comunali 2021. “Stare insieme, per quanto mi riguarda, non significa essere solo contro qualcosa o qualcuno. Dobbiamo chiedere a noi stessi cosa vogliamo essere, perché il mio auspicio è che questo appuntamento di oggi sia solo l’inizio e il consolidamento di un lungo percorso da alleati. Io credo che riappassionarsi alla politica possa essere uno dei modi per guardare al futuro.”

Sono seguiti gli interventi di Fausto Pepe, Giuseppe Addabbo e Floriana Fioretti

Pepe: “Dobbiamo prospettare una narrazione vincente, opera ardua, ma non impossibile se riusciamo a focalizzare il discorso sul territorio, le sue carenze, le connesse responsabilità e le opportunità  che abbiamo. Opportunità che vedranno, nel giro di un anno, il PD come unico riferimento territoriale dei governi nazionali e regionali”.

Addabbo ha richiamato la passione e la dedizione  che ciascuno deve riporre nella campagna elettorale, “un impegno che ci deve vedere tutti candidati e sintonizzati sugli amministratori, il cui linguaggio è quello del pragmatismo e del fare”.

La capogruppo del PD a Benevento, Floriana Fioretti, ha evidenziato, tra le altre cose, come le elezioni provinciali rappresentino un’importante occasione per parlare agli amministratori comunali della comunità democratica e civica della provincia di Benevento. “È questo il tempo di presentare una proposta seria che sappia affrontare temi importanti come energia, ambiente, Pnrr, sanità, contratto istituzionale di sviluppo. La scelta della candidatura di Antonio Calzone va nella direzione del giusto riconoscimento di un lavoro trentennale portato avanti nella comunità dell’Alto Sannio come attento ed apprezzato amministratore. Sarà una bella sfida tutta da giocare”.

Molto apprezzati, in conclusione della lunga riunione, anche gli interventi di Italo Palumbo, Lorenzo Cicatiello e Giovanna Petrillo

Infine, ha preso la parola il candidato Antonio Calzone: “Un amministratore deve cercare i modi per far stare meglio i propri cittadini. È questo da sempre il mio obiettivo, perché, per quanto mi riguarda, ‘politica’ significa ‘servizio’. Dobbiamo usare il momento elettorale per trovare un terreno comune e costruire le basi per fermare la fuga degli abitanti, specie dei più giovani, ma anche per cominciare ad essere in grado di attrarre nuove persone e risorse dall’esterno.

La nostra azione deve mettere a fuoco pochi grandi temi, a partire da quello dell’acqua e della crisi idrica che tormenta tante comunità, dalla condizione di precarietà della sanità e dell’ospedale Rummo, sino alla capacità di fare squadra su programmazioni e progettazioni territoriali serie, competenti e concrete”.

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