Cervinara: clima da corrida nel consiglio comunale sulla mozione di sfiducia

Redazione
Cervinara: clima da corrida nel consiglio comunale sulla mozione di sfiducia
Cervinara: clima da corrida nel consiglio comunale sulla mozione di sfiducia

Cervinara: clima da corrida nel consiglio comunale sulla mozione di sfiducia. Lancia in resta sono subito partiti i consiglieri comunali di quella che possiamo definire la nuova opposizione, contro il sindaco di Cervinara Caterina Lengua.

Seduta monotematica

Il 2024 nel centro caudino si apre con una seduta monotematica dedicata alla mozione di sfiducia. La seduta è durata circa quattro ore. Ed i sei consiglieri delle nuova minoranza sono intervenuti tutti anche più volte.

Sulla graticola l’operato della prima cittadina. Non solo, Caterina Lengua è stata attaccata da tutti anche dal punto di vista personale. Probabilmente, proprio oggi si sono consumate fratture mai più rinsaldabili.

Sembra davvero impossibile che queste stesse persone solo tre anni e mezzo prima abbiano potuto chiedere tutti insieme fiducia agli elettori di Cervinara ed ottenerla copiosa. Ma se Sparta piange, Atene non ride. Anche l’opposizione è divisa in due. Da una parte l’avvocato Filomena Carofano e l’ingegnere Giuseppe Ragucci che hanno firmato e poi votato la mozione di sfiducia contro la prima cittadina.

Dall’altra, invece, il generale Domenico Cioffi, peraltro candidato sindaco sfidante nel 2020,  e il dottore Luca Sellitto che bocciando la mozione di sfiducia hanno permesso all’avvocato Lengua di continuare.

Attenzione, però, c’è da segnalare qualcosa di importante. Cioffi e Sellitto, almeno secondo quello che il generale ha comunicato durante il consiglio, non entrano a far parte della maggioranza. Sono pronti a valutare, volta per volta, ogni singolo argomento presentato in consiglio ed esprimersi in modo positivo e negativo.

La foto che ci consegna il consiglio di oggi, quindi, è una divisione in tre blocchi. Sei consiglieri di minoranza, quattro e lo stesso sindaco di maggioranza e due che sceglieranno volta per volta.

Da segnalare ancora che, dal 1994, ossia, dalla prima volta che Cervinara ha votato per l’elezione diretta del sindaco, per la prima volta un candidato alla fascia tricolore passa a sostenere il suo stesso avversario.

Dal canto suo, Caterina Lengua, come aveva promesso nella seduta del 30 dicembre scorso, non è stata in silenzio ed ha rintuzzato a tutte le accuse. Soprattutto , a sua volta, ha accusato i sei consiglieri contrari di stare perpetrando un vero e proprio omicidio politico.Addirittura, sempre secondo la prima cittadina, già qualche mese dopo la vittoria delle elezioni del 2020, si stavano raccogliendo le firme per sfiduciarla.

Il ricorso a Tangredi

Tutta questa trama, sempre secondo il sindaco, per consentire a Filuccio Tangredi di potersi candidare ed essere rieletto primo cittadino. “ Dal 1994, ha ribadito la Lengua, Tangredi occupa cariche pubbliche. Ed in alcuni casi ne ha occupate anche tre contemporaneamente”.

Queste parole hanno fatto scattare il suo ex vice sindaco che ha sottolineato che il ricorso alla Corte dei Conti che, almeno in primo grado, gli ha intimato di restituire le indennità., possa essere stato inviato da qualche manina amica di Cervinara.  Tangredi ha anche spiegato che sta lottando in quanto la legge del 2010 che non consente di cumulare le indennità tiene fuori i consorzi e lui ha intascato l’indennità di consigliere di amministrazione del consorzio Asi. Da questo dipende la sorte anche di altri consiglieri delle Asi di tutta Italia.

                                                                                                                                             Clima da corrida

Il clima da corrida ha caratterizzato l’intera assise . Un plauso deve essere fatto al presidente Maria Bianco che ha saputo mantenere l”ordine non impedendo a nessuno di parlare. E se il sindaco ha accusato gli oppositori di omicidio politico, a loro volta, Bizzarro, Carofano, Cioffi, Pallotta, Ragucci e Tangredi non hanno certo lesinato le parole.

Per come stanno le cose, salvo qualche stravolgimento, questo clima durerà sino al 2025 quando i cittadini di Cervinara torneranno alle urne per la fine naturale della consiliatura.

La valutazione necessaria

Una valutazione è necessaria farla. La profonda spaccatura che si è registrata oggi in consiglio è figlia anche del modo con cui vengono composte le liste.

Per il timore di perdere le elezioni si mette insieme tutto ed il contrario di tutto. Un rassemblement che non può contare sulla mediazione dei partiti che non esistono più e vengono evocati solo per ottenere tardive legittimazioni.

Le elezioni si possono anche perdere, anzi, proprio tra i banchi dell’opposizione può iniziare la formazione di un politico. Ma, a quanto pare, questa ipotesi nessuno la vuol tenere in conto. Così i sorrisi e le pacche sulle spalle della campagna elettorale diventano pugnali.

Peppino Vaccariello