Cervinara piange Armando Luongo, il portiere più forte di tutti i tempi

Redazione
Cervinara piange Armando Luongo, il portiere più forte di tutti i tempi
Cervinara piange Armando Luongo, il portiere più forte di tutti i tempi

Cervinara piange Armando Luongo, il portiere più forte di tutti i tempi. Tra i pali era fortissimo, imbattibile nelle uscite. In campo era un secondo allenatore ed, insieme a Carlo Falzarano, la colonna portante della gloriosa Audax Cervinara del commendatore Roberto Cioffi.

Sui campi più ostili di tutta la Campania, i calciatori, allora tutti giovanissimi, si sentivano protetti da lui e Carlo. Per loro non erano solo compagni di squadra, ma anche fratelli maggiori e maestri di vita

Addio Armando

Triste risveglio per Cervinara che oggi perde il suo unico ed inimitabile Ragno Nero. Armando Luongo ci lascia a soli 72 anni, dopo aver lottato come un leone contro una crudele malattia che qualche anno fa aveva portato via anche l’amata moglie Maddalena.

Con l’appellativo di Ragno Nero veniva identificato Lev Jasin, da molti considerato il portiere più forte di tutti i tempi. Non ce ne vogliano gli altri, ma Armando Luongo è stato sicuramente il portiere più forte della storia dell’Audax Cervinara e, probabilmente, uno dei più talentuosi della sua generazione.

Aveva un fisico possente ed intimidiva gli attaccanti avversari già solo con la sua figura. Quelli erano tempi, la metà degli anni Settanta ed i primi degli Ottanta del secolo scorso, in cui, sui polverosi campi della Campania, non si lesinavano le botte ed i colpi proibiti.

Armando Luongo era il portiere di una squadra di ragazzi,che proprio grazie a lui, non temevano avversari e nessun campo. Alcune di quelle gare sono diventate epiche e si raccontano di generazione in generazione.

L’amore per l’Audax

L’amore per l’Audax e per Cervinara li aveva cuciti sul cuore. Guai a parlare male del suo paese e della sua squadra che ha sempre seguito anche quando aveva appeso i guantoni al chiodo. Ancora pochi giorni fa, nonostante l’incalzare della malattia, si era portato al Canada-Cioffi, preoccupandosi della preparazione dei ragazzi.

La grande generosità

Ma parlare di Armando solo come portiere dell’Audax sarebbe sminuire la sua figura e fargli un torto. Nonostante potesse, solo all’apparenza, sembrare burbero, Armando aveva un cuore grande, un sorriso avvolgente  e tutti lo ricordano per la sua grande generosità.

E’ stato un fiero ferroviere, uno di quelli che combatteva per i diritti dei suoi compagni e dei viaggiatori. Serissimo e preciso sul lavoro non sopportava i torti.

E, quando non lavorava, ed era libero dagli impegni familiari, è stato un marito innamorato, un padre amorevole ed attento per i figli Caterina e Francesco ed un nonno appassionato, si immergeva nella natura.

I monti della catena del Partenio per lui non avevano segreti. E’ stato un bravissimo cacciatore ed imbattibile era nel trovare funghi e tartufi. Nessuno gli teneva testa e lui era sempre modesto.

Davvero oggi è un giorno triste per Cervinara. Armando ci mancherà, ci mancherà allo stadio, in via Roma quando ci offriva il caffè e ci raccontava una delle sue fantastiche storie.

Addio Ragno Nero

Oggi Armando esce dal campo, ma esce dal campo con tutti gli spettatori in piedi che lo applaudono non riuscendo a trattenere le lacrime, una standing ovation commossa e partecipata. Addio Ragno Nero, oggi il firmamento ha una stella in più.

Il direttore e la redazione de Il Caudino si stringono alla sua famiglia, anche il nostro giornale perde un amico ed una persona cara.