Cervinara,Il sindaco Tangredi: “Una buffonata il consiglio comunale congiunto!”

Redazione
Cervinara,Il sindaco Tangredi: “Una buffonata il consiglio comunale congiunto!”

“Non riconosco più il ruolo dei consiglieri di opposizione. Per dar conto dell’operato della mia giunta, organizzerò degli incontri periodici con i rappresentanti degli organi di informazione e darò conto direttamente ai cittadini, rispondendo alle loro domande, in un vero e proprio question time”.
Conferenza stampa di fine anno con il botto per il sindaco di Cervinara, Filuccio Tangredi. L’attacco alla minoranza è scaturito a seguito del manifesto con il quale si adombrava un cordone ombelicale con la società di riscossione Soget. Tangredi ha tenuto a precisare che le cartelle esattoriali sono arrivate a quei cittadini, circa sessanta, che hanno aderito fuori tempo massimo al condono. Non solo, la delibera di consiglio comunale del 30 giugno scorso, con la quale si allungavano i tempi di  gestione per la società, era di natura tecnica e proprio oggi, 31 dicembre scade l’affidamento del servizio. Ed, infine, la Soget ha vinto la gara di appalto l’anno prima della sua elezione a sindaco. Ma parole durissime, Tangredi le ha espresse anche per quanto riguarda il consiglio comunale, congiunto tra i due paesi, Cervinara e Rotondi, sull’ordine pubblico. L’esito, ossia, la nascita di un comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, è stato definito una vera e propria buffonata e lui non firmerà alcuna delibera. Innanzitutto, ha tenuto a precisare che la richiesta di convocazione da parte delle minoranze, del consiglio, come prassi vuole, a lui non è stata indirizzata. Non solo, nessuno si è ricordato che proprio il sindaco, e non Filuccio Tangredi, è il massimo responsabile per l’ordine e la sicurezza pubblica in paese. Ed, infine, il comitato prevede la presenza dei due presidenti del consiglio, dei capigruppo e non dei primi cittadini. Ecco spiegato, quindi, le ragioni del suo silenzio durante i lavori dell’assemblea. Insomma una chiusura dell’anno abbastanza polemica, non solo con la minoranza, ma anche con qualche esponente della sua maggioranza.