Chiusa in casa, violentata e filmata: orrore su una 22enne

Redazione
Chiusa in casa, violentata e filmata: orrore su una 22enne
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Chiusa in casa, violentata e filmata: orrore su una 22enne . Chiusa in casa, picchiata con un bastone, violentata a turno, filmata e minacciata. Una storia orribile quella che arriva da Maddaloni, nella provincia di Caserta.

La triste vicenda vede coinvolti due uomini e una donna. La vittima è una 22enne del posto, affetta da gravi deficit cognitivi. La vicenda è emersa perché il padre della ragazza, preoccupato dal fatto che la giovane fosse scomparsa dalla propria abitazione, si è rivolto alla polizia.

I tre arrestati, su provvedimento della Procura della Repubblica di Santa Maria capua Vetere, in provincia di Caserta, sono accusati di essere i responsabili dell’intera vicenda, durata diversi giorni.

La scomparsa da casa, poi l’improvviso ritorno

I tre avrebbero anche provato a convincere la ragazza a denunciare il proprio padre per gli abusi subiti, ma senza riuscirci. Una storia sulla quale indagano ora gli agenti della Polizia di Santo e la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

La giovane ragazza, affetta, purtroppo, da un grave deficit cognitivo, era sparita. Mancava da casa da tre giorni, tanto che il padre, fortemente preoccupato, ne aveva denunciato la scomparsa in commissariato.

Il terzo giorno la ragazza aveva, però, fatto ritorno, accompagnata proprio da uno dei tre sui aguzzini. Ed è stato allora che la giovane ha trovato il coraggio e la forza di raccontare il tutto, con l’aiuto di una psicologa.

Le violenze filmate: prima a turno, poi in gruppo

I tre, per i quali sono scattate le manette, sono due uomini di 63 e 35 anni, più una donna di 31. Durante la prigionia, si sarebbero resi responsabili degli abusi sulla 22enne, chiudendola nell’appartamento di uno di loro.

Chiusa in casa, violentata e filmata: orrore su una 22enne

Le hanno tolto il cellulare e l’hanno picchiata, poi, con un bastone di legno, costringendola a subire abusi sessuali da ognuno dei tre a turno ed in gruppo. Uno di loro ha anche ripreso il tutto con il proprio cellulare.

Poi, si sono passati le immagini gli uni con gli altri. Materiale video che gli inquirenti hanno già acquisito per le indagini e che certificherebbero il ruolo pressoché identico di tutti e tre i coinvolti nella vicenda.

E’ emerso, inoltre, che durante le violenze, avrebbero anche tentato di convincere la ragazza a raccontare che gli abusi sarebbero stati perpetrati dal padre, per distogliere l’attenzione da loro e sviare le indagini.