Coronavirus: allarme rosso per gli asintomatici a Cervinara e nella Valle Caudina

Redazione
Coronavirus: allarme rosso per gli asintomatici a Cervinara e nella Valle Caudina
130 positivi ad Airola e 120 a Montesarchio

Allarme rosso per gli asintomatici a Cervinara e nella Valle Caudin. Non è finita e nessuno può dire coscientemente quando tutto potrà essere archiviato.

Ci prepariamo ad entrare nella fase due, quella che prevede una graduale ripresa di tutte le attività, ma la spada di Damocle del Covid- 19 continua a pendere sulle nostre teste.

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Il virus è insidioso, subdolo e vile, quando sembra essere lontano, colpisce alla schiena e ci ammutolisce. In Campania, in Valle Caudina siamo stati fortunati, rispetto all’ecatombe che sta continuando a causare nelle regioni del Nord. Fortunati ed anche ligi alle regole del distanziamento e dell’isolamento.

Ma ora, bisogna fare i conti con i casi asintomatici, quelli cioè, di persone che stanno bene, non hanno sintomi, eppure sono positivi al Covid- 19 e forieri del contagi., Lo dimostrano gli otto casi che sono stati riscontrati a Cervinara, nel corso di questa settimana che sta per concludersi.

Lo stesso sindaco di Cervinara Filuccio Tangredi avvisa che si potrebbero riscontrare nuove positività e solo effettuando tamponi a catena queste potranno essere registrate.

Fase 2, pericolo di contagio

Lunedì quattro maggio, però, inizia la cosiddetta fase due ed i pericoli di contagio aumentano sensibilmente. Basta una distrazione, una sottovalutazione per innescare una bomba.

Nessuno può sapere quanti asintomatici ci sono, queste stesse persone non possono sapere di esserlo e non conoscono la loro pericolosità anche nei confronti degli stessi familiari.

Non solo, l’Asl Avellino effettua i tamponi alle persone sospette, parenti dei positivi, amici e coloro che sono entrati in contatto. E gli altri?

A questa domanda, al momento non c’è risposta, il famoso piano di screening collettivo è al di là da venire. Intendiamoci, non è un problema solo di Cervinara o della Valle Caudina, è una questione nazionale ed internazionale. Mal comune, però, non è affatto mezzo gaudio.

Il Covid-19 si è fermato alle porte della Valle Caudina, se non fosse stato per le vicende di Villa Margherita e dell’Avicola Mauro i casi sarebbero stati ancora di meno.

Proprio per questo è necessario porre la massima attenzione alla fase, basta niente per essere precipitati di nuovo nell’incubo.