Covid, Napoli al collasso. La denuncia del sindaco

Redazione
Covid, Napoli al collasso. La denuncia del sindaco
Campania verso la zona rossa, l'allarme di de Magistris

Covid, Napoli al collasso. La denuncia del sindaco. A breve credo che andremo a misure ancora peggiori, perché sulla sanità è stato fatto poco o nulla”.

Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a Radio 24. Secondo de Magistris, da agosto ad oggi “i numeri sono purtroppo aumentati per il liberi tutti di quest’estate.

Non bisognava aprire i confini verso e dall’estero e forse adottare altre misure, ma ora inutile ragionare col senno di poi.

Se guardiamo cosa non è stato fatto sulla sanità diventa quasi un dibattito sterile”.

A tal proposito de Magistris spiega che “a febbraio in Campania eravamo a 334 posti letto di terapia intensiva per tutte patologie per 6 milioni di abitanti, quando per legge dovevano essere 1500.

Seconda ondata

All’inizio della seconda ondata sono diventati 100 solamente per il Covid, che sono stati poi aumentati attualmente credo a 200.

Complessivamente siamo intorno ai 5-600 posti di intensiva e dovremmo essere almeno a 1500.

Ma – ha sottolineato il sindaco – Napoli ormai è satura, non ci sono più ambulanze sufficienti, non ci sono posti letto in reparto, in intensiva e in subintensiva, non sono ancora partite le assistenze domiciliari, e la medicina del territorio.

Quelli che devono intervenire subito sul focolaio per evtare che tutta la gente vada in ospedale.

Covid, Napoli al collasso. La denuncia del sindaco

Solo adesso stanno iniziando a muoversi, solo ora la Asl dice che sta cercando le strutture per mettere i positivi asintomatici o le persone che possono uscire dall’ospedale perché non hanno più bisogno di ossigeno”.

De Magistris ha rivendicato di aver detto “queste cose fin dall’inizio, ora sta venendo fuori che siamo forse costretti a distruggere esercizi commerciali, ad annientare persone sul lavoro, a mettere alla fame napoletani e campani perché non si è fatto nulla.

Se avessimo quei posti letto – ha concluso – staremmo tutti più tranquilli”.