Covid, verso Pasqua in rosso,si decide venerdì

Redazione
Covid, verso Pasqua in rosso,si decide venerdì
I sindacati incontrano il governo uscente

Covid, verso Pasqua in rosso,si decide venerdì. E’ in arrivo una nuova stretta: la situazione peggiora e le misure da zona gialla faticano a contenere la crescita dei contagi causati dalle varianti del Covid.

Draghi attende venerdì

Ma Mario Draghi e i suoi ministri scelgono di attendere i dati del monitoraggio settimanale prima di decidere quali misure in concreto adottare.

Il governo sembra infatti orientato a recepire l’indicazione del Cts sulla necessità di stabilire un automatismo e far passare in zona rossa le Regioni che superino i 250 contagi ogni 100mila abitanti.

E’ inoltre probabile che vengano fissate limitazioni in tutta Italia da zona rossa per il weekend di Pasqua. Ma tra i ministri c’è chi, a partire da Roberto Speranza, spinge per rafforzare le chiusure da subito in tutto il territorio nazionale, non solo nei fine settimana.

E al contrario c’è chi non vorrebbe penalizzare ancora ristoranti e negozi, neanche nei weekend. Pd, M5s e Leu si collocano su una linea rigorista, Fi, Lega e Iv frenano su nuove misure nazionali generalizzate.

Di qui la scelta di un supplemento di riflessione: si valuteranno i nuovi dati e ci si tornerà a confrontare nelle prossime ore con le Regioni, poi venerdì Draghi riunirà il Consiglio dei ministri per decidere come procedere.

Lockdown nazionale

Il premier, che al momento non sembra considerare l’ipotesi di un lockdown nazionale, intende decidere su basi scientifiche, non politiche. A  questo punto i dati avranno un valore  decisivo.

Nel pomeriggio a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, che venerdì mattina nell’hub vaccinale di Fiumicino tornerà a parlare dell’emergenza e di come contrastarla, convoca ministri ed esperti per esaminare il parere arrivato martedì dal Comitato tecnico scientifico, che suggerisce nuove misure per arginare la crescita dei contagi.

Ma i ministri si dividono Draghi decide di prendere altro tempo. Al di là delle divisioni politiche, quel che è certo è che la situazione è di nuovo molto difficile. Quasi tutti i sistemi sanitari regionali sono in sofferenza.