Dalla Valle Caudina a Fano per lanciarsi con il paracadute: l’avventura di quattro amici

Il Caudino
Dalla Valle Caudina a Fano per lanciarsi con il paracadute: l’avventura di quattro amici

Fano. Si sono lanciati nel vuoto da ben 4.300 metri ed uno di loro, spavaldo, ha indossato anche lo smoking come James Bond.
Erano attaccati al loro istruttore, imbracati con doppio paracadute di sicurezza ma, nonostante tutto, quando si apre la carlinga dell’aereo e ti devi lanciare, beh ci vuole tanto fegato e non pensi alla sicurezza.
Hanno trovato il coraggio di farlo perché, forse, davvero non è mai troppo tardi nella vita.
Adrenalina pura, il cuore che ti batte ad un milione di pulsazioni al minuto, urli e non senti la tua voce, attimi che sembrano secoli, sospesi nel vuoto e poi la discesa velocissima, la grande paura di sfracellarti e poi planare leggermente, rimettere i piedi a terra e non ti sembra neanche vero.
Era il loro sogno da ragazzi che, per un motivo o per l’altro, sino a questa mattina, non erano mai riusciti a realizzare.
15 anni fa si erano lanciati da un’altura per il base-jumping, ma farlo da un aereo, da un’altezza di quasi cinquemila metri, è davvero tutta un’altra cosa. Carlo Ceglia di Montesarchio, Mimmo Gervasi, Giuseppe Lanni e Pasqualino Taddeo, tutti e tre di Cervinara, questa mattina, si sono lanciati con il paracadute al centro volo di Fano. Tecnicamente si chiama lancio in tandem perchè stai attaccato, incollato al tuo istruttore e, da quello che ci hanno raccontato, dopo il volo e la discesa, si tratta di una esperienza fantastica. Carlo, Mimmo, Giuseppe e Pasqualino sono amici da sempre, anche se poi la vita, non è che ti permette molto frequenza negli incontri. Il lavoro, la famiglia e mille altre incombenze riescono a tenerti lontano. Ma il sogno di quel lancio, non li aveva mai abbandonati, loro che hanno fatto tante di queste esperienze estreme. Lo scorso 20 marzo, si sono ritrovati al party dei 40 anni di Giuseppe e proprio quella sera hanno deciso: o adesso o mai più. Si sono informati, hanno prenotato, spiegato alle loro famiglie questa ultima follia ma chi li vuole bene non può certo tenerli legati, snaturare la loro personalità, e ieri sono partiti per lanciarsi questa mattina. Assistente da terra e fotografa ufficiale Annarita Farese che non se l’è sentita di lanciarsi, almeno oggi, magari tra qualche tempo. E, come al solito, Giuseppe ha stupito tutti, presentandosi al campo in smoking, gli mancava solo la bottiglia di champagne e magari un fascio di rose. Un modo per ridere e per stemperare la tensione. I primi a lanciarsi, Mimmo e Pasqualino, subito dopo Carlo e Giuseppe. A quanto ci hanno detto, hanno trovato anche il modo di godersi il panorama, tra montagna e mare, ma questa sa tanto di vanteria. La cosa certa è che si sono buttati, hanno dato uno scossone alla loro vita, tornando un po’ ragazzi e rinsaldando quel vincolo di amicizia che tanto li lega. Ed ora stanno già preparando la prossima esperienza, sperando che sia meno pericolosa. Ad maiora ragazzi.

Peppino Vaccariello