Fanno la fila e si vaccinano con AstraZeneca il generale e il capo della Protezione Civile
Fanno la fila e si vaccinano con AstraZeneca il generale e il capo della Protezione Civile. Arriva l’esempio che serve per sbloccare la vicenda dei vaccini AstraZeneca. Si sono vaccinati oggi al drive through della Difesa alla Cecchignola, a Roma, il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, e il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Vaccino AstraZeneca
A entrambi, che hanno atteso in fila assieme ad altri cittadini e militari seguendo i regolari protocolli per la somministrazione, è stata inoculata la dose di Astrazeneca in una delle tende allestite nella struttura.
Nella conferenza stampa di ieri, anche il presidente del consiglio, Mario Draghi ha annunciato che si vaccinerà con AstraZeneca. Non solo, ha anche reso noto che il figlio, che vive in Inghilterra, lo ha già fatto.
I quattro giorni di stop hanno fatto saltare circa 200mila somministrazioni in tutta Italia. Una cifra che secondo il governo dovrebbe essere recuperata in un paio di settimane, ampliando gli orari per le vaccinazioni.
Sono le regioni – alcune delle quali riprenderanno nelle prossime ore o addirittura lunedì , a decidere se inserire chi era prenotato tra il 16 e il 18 marzo tra coloro che sono in lista nelle successive due settimane. Ose scalare in avanti di quattro giorni tutte le prenotazioni.
Quel che è certo è che chi viene riconvocato e non si presenta all’appuntamento, scalerà in fondo alla fila e sarà vaccinato per ultimo. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.
Far decollare le vaccinazioni
Sciolto il nodo di Astrazeneca, ora il governo punta a far decollare davvero la campagna. E, a centrare l’obiettivo fissato per aprile, 500mila dosi al giorno, più del doppio di quanto veniva somministrato prima dello stop.
La campagna può ora entrare nel vivo, conferma il direttore della prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza.
Anche perché ad aprile un quarto vaccino si renderà disponibile”. Il vaccino è il monodose Johnson & Johnson, che nel secondo trimestre dovrebbe consegnare all’Italia 7, 3 milioni di dosi. E che potrebbe essere distribuito nelle farmacie, come ha anticipato l’assessore Alessio D’Amato per il Lazio.