Fondi alla cultura: Valle Caudina in ordine sparso

Il Caudino
Fondi alla cultura: Valle Caudina in ordine sparso
296 i positivi in Valle Caudina

Valle Caudina. Non tutto è perduto. Enzo De Luca, attraverso un comunicato, ha chiesto all’assessore regionale Matera di rivedere e far scorrere la graduatoria per quanto riguarda i fondi Poc ossia per gli eventi turistici di tutti i comuni della Campania. Ricordiamo che in Valle Caudina è stato finanziato solo il progetto da cento mila euro presentato dal comune di San Martino. Per soli cinque punti, non è entrato quello di Rotondi. Nelle prossime settimane, si capirà, se può entrare ancora qualche altro.
Noi ce lo auguriamo, anche se alcuni progetti sono fatti con i piedi e non si rivolgono ad un turismo moderno e funzionale.
C’è da dire, però, che tanti di questi pedestri tentativi sono stati finanziati in altri comuni e, per chi conosce un poco di geografia politica, può, facilmente, individuare il solito padrino politico che li ha sponsorizzati. Dispiace che in questi termini i comuni della Valle Caudina hanno ragionato in termini di campanili e non di unione. La Città Caudina, più di altri territori della Campania, ha delle infinite potenzialità. Si trova compresa tra due parchi naturali regionali, il Partenio ed il Taburno, che sono incantevoli. Non solo ha reperti archeologici che risalgono minimo al settimo secolo avanti Cristo e, come se non bastasse, è la culla dell’arte contemporanea e di iniziative di grande spessore culturale. Tanti illuminati amministratori pubblici preferiscono puntare sulla sagra del peperone imbottito, alimento nobile ma che non eleva una comunità e non la fa diventare meta turistica ricercata.