Il senatore Matera partecipa alla manifestazione contro la sanità regionale

Redazione
Il senatore Matera partecipa alla manifestazione contro la sanità regionale
Ipm di Airola, il senatore Matere incontra il provveditore interregionale per le opere pubbliche
Il senatore Matera partecipa alla manifestazione contro la sanità regionale. Il Senatore Domenico Matera prenderà parte questa sera a Salerno, insieme al Coordinamento sannita di Fratelli d’Italia, alla manifestazione pacifica promossa dal Coordinamento regionale del partito per esprimere dissenso rispetto alle politiche regionali in fatto di assistenza sanitaria.
Sanità regionale lontana
Una Sanità regionale lontanissima dalle esigenze del cittadino, afflitta da lungaggini burocratiche, lunghissime attese per le diagnosi strumentali e per gli interventi operatori, carenze di personale sanitario, mancato potenziamento della medicina territoriale.
“Quello della Sanità – commenta il senatore Matera – è un tema che tocca in modo drammatico il nostro Sannio, realtà dove si sommano alle criticità strutturali quelle legate a ospedali in affanno, come il Rummo di Benevento, ad altri svuotati di reparti e servizi, come il “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti, e ad ulteriori mai avviati come nel Fortore.
Stasera saremo a Salerno per rivendicare la sacrosanta necessità di veder tutelato il diritto costituzionalmente sancito alla salute. Lo faremo con la nostra consueta fermezza e civiltà”.
Raccapriccianti le parole di De Luca
Un riferimento anche al premier Campano “Incommentabili e raccapriccianti le parole del Governatore De Luca che definisce “idioti” gli organizzatori e i partecipanti alla manifestazione odierna. Sono espressioni che restituiamo con forza al mittente. Piuttosto, invece di lanciarsi in vergognosi epiteti, il Governatore De Luca veda altresì di porre rimedio, giacché ci avviciniamo alla fine dell’anno, alla disdicevole consuetudine regionale dell’esaurimento del budget della spesa sanitaria.
Non è ammissibile che, a fine di ogni anno, i campani siano costretti a pagare di tasca propria accertamenti ed analisi vari creandosi una evidente disparità tra cittadini con particolare compromissione del diritto all’assistenza di categorie deboli come quella data da quanti necessitano di cure domiciliari”.