Il tozzabancone, il turismo e la Valle Caudina

Redazione
Il tozzabancone, il turismo e la Valle Caudina
Il tozzabancone, il turismo e la Valle Caudina

Il tozzabancone, il turismo e la Valle Caudina. Il turismo rappresenta un grande volano di sviluppo per la Valle Caudina. Anche oggi questo vero e proprio mantra lo abbiamo sentito ripetere nel corso dell’incontro con l’assessore regionale al ramo Felice Casucci.

L’anno zero

Lo hanno ripetuto e ascoltato sindaci ed assessori con delega su questa materia ed anche presidenti di parchi. Naturalmente tutti d’accordo ma nessuno ha avuto il semplice coraggio di dire che la Valle Caudina è all’anno zero per il turismo.

Abbiamo un museo nazionale, uno dei pochi castelli in Europa con un giardino pensile ed ancora abitato, chiese, palazzi, tante opere d’arte e non manca l’arte contemporanea. Su queste colonne spesso cerchiamo di mettere in luce un tesoro o una primizia.

Montagne straordinarie

Poi abbiamo montagne straordinarie, ricche di sorgenti zampillanti. Tanto è vero che due parchi naturali le dovrebbero preservare. Il condizionale è d’obbligo perché i presidenti dei parchi cercano di spendere i fondi in iniziative estemporanee che nulla hanno a che vedere con la loro mission. Ma questo è un altro discorso.

E poi vantiamo prodotti enogastronomici che vanno dalla Falanghina, alle castagne del Partenio sino ad arrivare alla cipolla di Airola. Con cuochi che sanno interpretare la vocazione del territorio e trasformare i prodotti in qualcosa di straordinario

Il tozzabancone

Ed allora perché il turismo non decolla? Una domanda che poteva essere posta direttamente ai sindaci e agli assessori presenti questa mattina al Castello di Montesarchio.

Una risposta potrebbe essere racchiusa nei programmi che tutti i comuni stanno allestendo per il mese di agosto. Lo spunto viene quasi naturale. Ad agosto l’Italia va in ferie ed allora la Valle Caudina propone un’offerta variegata per tutte le serate.

L’offerta predilige il Tozzabancone, ossia, la supercazzola nostrana. Rassegne vengono allestite senza altro scopo che offrire un poco di svago gratuito ai cittadini e per accontentare le velleità artisiche ed economiche di persone del posto.

Il tozzabancone, il turismo e la Valle Caudina

Ora lo vedete voi un turista attrezzato, uno di quelli che gira l’Italia in lungo ed in largo venire in Valle Caudina per una serata di Tozzabancone? Immaginate uno che passa dalla visione del vaso di Asteass alle note del cantante che andava di voga 30 anni fa o al nostro campione con l’ugola d’oro?

Nessuno pensa di  creare uno straccio di tema per la rassegna. O peggio nessuno si informa di quello che avviene nel comune limitrofo per non accavallare gli eventi, se così li vogliamo chiamare. In questo caso esistono delle eccezioni, ma sono persone che urlano nel deserto.

Il tozzabancone trionfa e poi di turismo ne parlerà l’anno prossimo prima del mese di agosto. Agosto deve essere il mese franco, dove i buoni propositi vanno in vacanza e il tozzabancone si sparge nell’aere.

Peppino Vaccariello