Rotondi: Ilario, la parte avversa avvelena i pozzi

Redazione
Rotondi: Ilario, la parte avversa avvelena i pozzi
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Rotondi: Ilario, la parte avversa avvelena i pozzi. Una competizione politica nasce sul terreno fertile e meraviglioso del bene comune: si presentano programmi e progetti agli elettori, i quali sono chiamati a scegliere fior da fiore, decidendo tra le diverse proposte delle liste.

Lo scrive Giuseppe Ilario, candidato sindaco di Rotondi Unita. È una competizione di idee, persino di ideali. Per questo, quando per un qualsiasi motivo qualcuno esce dal seminato e comincia ad alzare la voce — peggio ancora ad alzare le mani — bisogna fare un’unica cosa: non accettare le provocazioni, in nessun momento, per nessun motivo.

Avvelenare i pozzi

Quello che sta succedendo è davvero grave: la parte avversa cerca di avvelenare i pozzi, e gettare fango attraverso provocazioni e ricostruzioni false che non trovano riscontro alcuno nella realtà delle cose.

Raccontiamo adesso la verità nuda e cruda, quella che si sta cercando di travisare. Qualche giorno fa si è tenuta una riunione formale, cui hanno partecipato i due candidati sindaci, il comandante dei carabinieri e quello dei vigili urbani.

In essa si è presa di comune accordo una decisione tra le liste: consentire tacitamente quanto i regolamenti non permettevano, cioè l’affissione di manifesti elettorali, a patto però che fossero in numero limitato, e non ci si scatenasse a coprire quelli dell’avversario.

Rispettare i patti

Noi siamo stati ai patti. Gli altri hanno deciso altrimenti e, non paghi, hanno colto la palla al balzo per iniziare una campagna di provocazioni che è arrivato il momento di denunciare. Per questo motivo dico basta, e per questo motivo ho chiesto ai miei di togliere I NOSTRI manifesti, TUTTI.

Abbiamo appena iniziato, continua Ilario,  e c’è un video che lo dimostra. Ho sbagliato a lasciarmi convincere: un comportamento errato non diventa più giusto se tutti lo adottano. DA QUESTO MOMENTO IO NON CI STO PIÙ, non sono più complice.

La competizione politica è fatta di parole pacate e piene di significato. Chiedo a tutti i miei sostenitori, quindi, di continuare ad attenersi strettamente all’unica linea di comportamento possibile, quella che hanno tenuto finora, evitando di cadere in trappole scadenti che fino a questo momento — ingenuamente — abbiamo evitato di denunciare.

In testa ai sondaggi

Siamo in testa a tutti i sondaggi. Mai lasciare spazio alla violenza, lasciar cadere anche quella verbale che continuamente ci viene rivolta, e che deve continuare ad essere ignorata. Siamo portatori di idee nuove, vogliamo cambiare questo paese. Non è una faccia sui manifesti che ci farà vincere, ma un rapporto diretto e onesto coi cittadini, e azioni alla loro altezza.