La rassegna stampa di oggi, domenica 28 marzo 2021

Redazione
La rassegna stampa di oggi, domenica 28 marzo 2021

La rassegna stampa di oggi, domenica 28 marzo 2021. Sottoponiamo alla vostra attenzione la rassegna stampa delle prime pagine dei quotidiani nazionali e regionali che oggi troverete dal vostro abituale edicolante. 

È una giornata di titoli diversi, sulle prime pagine dei giornali. Alcuni quotidiani scelgono di concentrarsi su quello che ci si dice nel governo sulle riaperture. Draghi pronto a rivedere le misure solo se i dati migliorano.

Altri quotidiani aprono sulla questione, non irrilevante, dei ritardi e dei problemi che si stanno verificando nella campagna vaccinale. A questo si aggiunge anche il no di Draghi alle regioni fai da te. Come la Campania che ha prenotato il vaccino sputnik.

Il Manifesto, dal canto suo, e altri giornali si occupano delle manifestazioni dei lavoratori dello spettacolo. Con teatri occupati a Milano, Napoli e Padova. Con ponti bloccati a Venezia e Torino. Manifestazioni a Roma e in tante altre città.

Giornali locali

Fra i giornali locali segnaliamo Il Mattino di Napoli che in prima pagina riporta le dichiarazioni del ministro della salute Speranza. Dichiarazioni rilasciate durante una intervista del giornale campano all’esponente di governo.

Il Giornale di Brescia, dal canto suo, titola sui vaccini. Si accelera, ma ancora tremila indecisi fra il personale sanitario. Restano senza vaccino il cinque per cento dei medici e il dieci per cento degli altri operatori sanitari.

Il Centro, quotidiano dell’Abruzzo, riporta il calendario dei divieti. Così cambiano le regole nei comuni da domani fino a Pasqua. Il virus frena ovunque ma non nell’aquilano. La nuova mappa dei centri a rischio.

Giornali sportivi

Le prime pagine dei giornali sportivi sono impegnate con notizie sulla Nazionale di calcio, sulla Formula 1 e sulla MotoGP. La Nazionale stasera affronta la Bulgaria sul campo esterno di Sofia. Qui non ha mai vinto.

Giornali economici

Il Sole 24 Ore, quotidiano economico, politico e finanziario di Confindustria, apre la sua prima pagina sullo smart working che resta per 5,3 milioni. Per le aziende è diventato lo scuso anti pandemia.

Sfogliate la galleria e buona lettura!