La Valle Caudina divisa sui vaccini

Redazione
La Valle Caudina divisa sui vaccini
Montesarchio: 32 positivi e altissima percentuale di vaccinati, ecco i numeri

La Valle Caudina divisa sui vaccini. Procede senza sosta la macchina organizzativa per vaccinare i cittadini sanniti inLA  e parallelamente all’attività dei centri vaccinali distrettuali che rimangono sempre attivi.

2 Open Day

Per oggi e domani sono stati organizzati altri 2 open day a Molinara e a Bucciano, rispettivamente presso il Palazzo Ionni e presso il Santuario della Madonna del Taburno. Dalle ore 9,00 i sanitari dell’Asl accoglieranno le persone della provincia registrate in piattaforma che vorranno sottoporsi al vaccino contro il Covid-19. Precisamente, fino alle ore 11,30 potranno accedere le persone di età compresa tra 50 e 70 anni e successivamente coloro che hanno tra 40 e 50 anni d’età.

“Siamo entusiasti e lieti del modello a rete che stiamo realizzando sul campo – dichiara Gennaro Volpe, il direttore dell’Asl BN – i risultati delle adesioni a questi eventi sono entusiasmanti e sono la conferma che la presenza capillare sul territorio risponde alle esigenze dei cittadini e contribuisce all’obiettivo della totale copertura vaccinale della realtà sannita.”

Sin qui il direttore dell’Aziena Sanitaria Benevento. Non si può non sottolineare come, rispetto al Sannio, la provincia di Avellino continua ad arrancare sul tema vaccini. Le operazioni continuano a procedere a rilento.

Il caso della Valle Caudina

Emblematico il caso della Valle Caudina, dove i cittadini dei comuni in provincia di Benevento vengono vaccinati senza sosta. Mentre il centro vaccinale di Cervinara non riesce a superare i 1250 vaccinati al giorno .

Qualche giorno fa abbiamo ascoltato la manager dell’Asl Avellino, Maria Morgante che ci ha spiegato la situazione. Continuano ad arrivare pochi vaccini e pochissimi medici hanno dato la loro disponibilità per sveltire le operaazioni.

La Valle Caudina divisa sui vaccini

Come dicevamo, però, sono trascorsi ancora altri giorni e la situazione non migliora. Si attende che si sveltiscano le procedure e si rendapiù veloce tutto . Non possiamo rischiare che il contagio torni perchè, a differenza di altre parti d’Italia, qui procedono con rilento le vaccinazioni.