L’agonia della Comunità Montana del Taburno

Redazione
L’agonia della Comunità Montana del Taburno
L'agonia della Comunità Montana del Taburno

L’agonia della Comunità Montana del Taburno. La Comunità Montana del Taburno, purtroppo, è agli sgoccioli.  L’organico è ormai all’osso. Lo denuncia in un comunicato stampa il consigliere delegato del comune di Moiano Libero Maria Sarchioto.

Gestione scellerata

Sono rimasti alcuni dipendenti amministrativi e una trentina di operai con un’età media di cinquant’anni, il tutto nell’indifferenza colpevole della maggioranza dei comuni interessati. Stiamo assistendo ad una gestione, da parte dell’attuale organo esecutivo, a dir poco scellerata.

Si governa solo per interessi particolari, senza tenere conto che gli operai non percepiscono gli stipendi da circa un anno e, allo stato, non si riesce a presentare le integrazioni alle rendicontazioni, puntualmente richieste dalla regione Campania, per ottenere lo sbocco delle risorse economiche.

La tendenza, però, da parte degll’organo esecutivo e dei dirigenti, è quella di scaricare le responsabilità agli uffici della regione campania, assessorato guidato dall’assessore Nicola Caputo.Ad inizio anno è stata effettuata un’anticipazione di cassa per oltre €. 400.000,00=, fondi che, invece di provvedere a pagare qualche stipendio in più agli operai, in parte sono stati utilizzati per affidare ad una società esterna (con sede a Tocco Caudio, comune del Sindaco/Presidente) “lavori di ripulitura di cunette in terra, di tratti intubati e di scarpate laterali al tratto viario ostruenti il normale transito dei mezzi antincendio, manutenzione vasche di laminazione, ripristino funzionalità di aree verdi pubbliche, ripulitura aree verdi, ripulitura scarpate viabilità forestale” per oltre €. 112.000,00=.

Sette comuni senza intervento

E, guarda caso, i comuni interessati dai lavori, affidati con determina del 16/12/2022, fatturati il 30/12/2022 e certificati con regolare esecuzione dal direttore dei lavori in data 02/01/2023 – DIECI GIORNI LAVORATIVI -, sono stati Forchia, Arpaia, Paolisi, Bucciano e (non poteva mancare) Tocco Caudio, mentre per gli altri sette comuni MONTANI non è stato necessario alcun intervento.

Non si sa nemmeno se prima di effettuare detti lavori siano stati fatti dei sopralluoghi e/o a seguito di segnalazioni da parte dei comuni interessati.Lavori che certamente non vanno effettuati a cavallo fra natale e capodanno, così come è avvenuto.

Anche quest’anno, così come lo scorso anno, non si potranno organizzare le squadre antincendio, il tutto a danno del territorio.
Tutto questo nel silenzio assordante dei sindacati.Ormai non si può più restare a guardare, bisogna prendere delle iniziative per porre fine a questo andazzo, da parte di tutti gli attori interessati. IL SILENZIO ORA SI TRASFORMA IN COMPLICITA’, conclude Sarchioto.