Le autonomie locali campane contro il dimensionamento scolastico

Redazione
Le autonomie locali campane contro il dimensionamento scolastico
Le autonomie locali campane contro il dimensionamento scolastico

Le autonomie locali campane contro il dimensionamento scolastico. Si è riunito ieri a Napoli, presso la sala “Caduti di Nassirya” del Consiglio regionale della Campania, il tavolo istituzionale delle Autonomie Locali per discutere di argomenti di assoluta rilevanza quali lo stato di attuazione dell’accordo di programma per lo sviluppo della banda ultralarga tra il MiSE e la Regione Campania e del dimensionamento scolastico.

Incontro con Sommese

All’incontro, convocato dal presidente della Prima Commissione Consiliare permanente della Regione Campania Giuseppe Sommese, e che ha fatto registrare un’ampia partecipazione, presenti per conto dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia il presidente regionale Zaccaria Spina, il vice-presidente nazionale Arturo Manera ed il sindaco di Casola di Napoli, Costantino Peccerillo, dirigente regionale dell’associazione.

“Abbiamo avuto l’occasione di confrontarci con il direttore di Infratel Italia Luigi Cudia – spiega Spina – in merito allo  sviluppo della banda ultralarga nei comuni della Campania. Sono stati esposti cronoprogramma, criticità, potenzialità e prospettive. Infratel, società in house del Ministero dello Sviluppo Economico, interverrà in quei territori dove gli investitori privati non realizzano infrastrutture perché trattasi di zone meno appetibili dal punto di vista commerciale: la scelta di finanziare in maniera importante le opere in questione permette di acquisire una molteplice varietà di servizi per i comuni interessati, non solo la possibilità di installazione della fibra ottica”.

Sono state elencate le aree dove il prodotto è stato già realizzato, collaudato ed è già vendibile, quelle dove è stato completato ma non è stato ancora collaudato e quindi non è vendibile e la parte residuale dove i lavori devono ancora iniziare.

Poi ci saranno piccole zone dove, per difficoltà logistiche e tecniche non sarà possibile far arrivare la banda ultralarga ma si rimedierà con la tecnologia wireless. Il cronoprogramma, nonostante i due anni di ritardo accumulati per via del Covid, dovrebbe concludersi  per la metà del 2024 e  l’intervento sarà interamente terminato da parte di open fibre.

Presenti i rappresentanti di tutte le associazioni rappresentative degli Enti Locali, rappresentanti delle Città capoluogo e delle Province della Campania. “Il tavolo – conclude il presidente Spina – ha altresì ribadito, all’unanimità, la netta contrarietà al dimensionamento scolastico approvato nell’ultima Legge di Bilancio ed è emersa chiaramente la drammaticità della scelta sia per le aree interne, così come abbiamo evidenziato con le altre associazioni ed unitamente anche agli esponenti presenti delle Province di Benevento ed Avellino che rappresentava anche l’UPI  (Unione delle Province Italiane), come pure il danno arrecato alle aree metropolitane, così come sottolineato dagli assessori alla Pubblica Istruzione del Comune di Napoli Maura Striano, del Comune di Salerno, Gaetana Falcone e del Comune di Caserta, Vincenzo Claudio Battarra”.