L’Italia in zona bianca vale un milione di posti di lavoro
L’Italia in zona bianca vale un milione di posti di lavoro. Il salto in zona bianca per 2/3 dell’Italia vale 1 milione di posti di lavoro per matrimoni, palestre e wellness e spettacoli, Questo grazie alla decisa ripartenza di attività che più hanno sofferto per le limitazioni di sicurezza imposte dall’emergenza Covid.
Analisi Uecoop
Questo emerge dalla analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat e Assoeventi in relazione al nuovo cambio di colore. Il cambio fa salire a 40,5 milioni gli italiani in aree dove le restrizioni anti contagio sono al minimo con il via libera a matrimoni e feste con il green pass.
Mentre per le tavolate al ristorante al chiuso resta ancora un massimo di 6 persone. Ppalestre, cinema e teatri continuano ad avere limiti di capienza.
Con la zona bianca la ripartenza dei matrimoni con feste e invitati no limits, seppur con il green pass, rappresenta, sottolinea Uecoop , una boccata di ossigeno importante per questo comparto.
Ricordiamo che con la pandemia, il settore wedding ha visto cancellare quasi 1 cerimonia su 2 (-47,5%) nel 2020 rispetto all’anno precedente, spiega Uecoop su dati Istat, con un crollo del 90% del fatturato e un trend negativo che continua anche nel 2021 secondo Assoeventi.
L’Italia in zona bianca vale un milione di posti di lavoro
Dalla ristorazione alla fotografia, dai trasporti al florovivaismo, dai viaggi all’abbigliamento, dall’immobiliare fino alla vigilanza privata, evidenzia Uecoop, la crisi generata dal Covid ha stravolto i bilanci delle 80mila realtà che operano nel settore.
Ed ha costretto migliaia di coppie, continua Uecoop,- a contrattare rimborsi o voucher per riorganizzare nei tempi e nei modi il pronunciamento del fatidico con danni economici e problemi organizzativi e psicologici.
Emergenza senza precedenti
Ci troviamo di fronte a una emergenza senza precedenti e la progressiva ripartenza non riuscirà a riassorbire in tempi brevi le perdite, conclude Uecoop.
Per questo diventa necessario usare bene e i rapidamente i fondi del Recovery plan, snellendo al massimo la burocrazia. Considerato che non si tratta di settori “isola” ma di comparti strettamente intrecciati con l’intera economia nazionale a partire dal turismo e dalla ristorazione.