L’omicidio Zeppetelli e i fuochi artificio con l’arcivescovo

Redazione
L’omicidio Zeppetelli e i fuochi artificio con l’arcivescovo
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L’omicidio Zeppetelli e i fuochi artificio con l’arcivescovo. Mentre un paese piangeva, mentre una madre urlava il nome del figlio morto e non lo poteva neanche abbracciare, mentre un’altra mamma doveva spiegare ad una bimba di soli tre anni che il papà non sarebbe più tornato a casa, a soli una manciata di chilometri si stava festeggiando e si sparavano anche i fuochi di artificio.

Torta e fuochi di artificio

A quella festa, con tanto di torta, ha preso parte anche l’arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca. Una partecipazione che è una ferita nella ferita. Il presule della chiesa beneventana ha preso parte alla funzione religiosa ed al taglio della torta con tanto di fuochi di artificio che hanno celebrato gli 80 anni del parroco di Rotondi, monsignor Angelo Gallo.

Anche Il Caudino martedì scorso ha fatto, doverosamente gli auguri al sacerdote. Ma mai avremmo pensato che ci potesse essere una così scarsa sensibilità per un fatto avvenuto nel paese che è praticamente attaccato a Rotondi.

I ragazzi di Rotondi, nella maggior parte dei casi, frequentano le superiori a Cervinara e di sera si divertono nei locali di via Roma, piazza Trescine e piazza Regina Elena. Rotondesi e Cervinaresi si fidanzano, si sposano, mettono su famiglia.

Insomma, c’è un’osmosi continua tra le due comunità. Tanti cervinaresi, soprattutto della frazione Salomoni hanno grandissima devozione per Maria Santissima della Stella, simbolo di Rotondi. Tutto questo per dire che un lutto di Cervinara dovrebbe essere anche di Rotondi e viceversa.

Un rispetto che dovrebbe arrivare soprattutto dalla chiesa. Invece, ieri, l’arcivescovo della nostra Diocesi, mentre un figlio di Cervinara giaceva sull’asfalto in una pozza di sangue ha deciso di recarsi a Rotondi. Ha deciso di partecipare alla cerimonia religiosa che poteva pur esserci, al taglio della torta e assistere ai fuochi pirotecnici.

Fuori luogo

Fuori luogo la torta, fuori luogo e offensivi i fuochi di artifici, fuori luogo e fuori contesto l’arcivescovo Accrocca. Fuori luogo anche monsignor Gallo che ha celebrato messa in tutte le chiese di Cervinara. Con un piccolo cambio di programma poteva trasformare quella cerimonia in suo onore in una veglia di preghiera per un ragazzo morto.

Mentre l’arcivescovo avrebbe potuto, deviando di pochi chilometri, stringere le sua  braccia mamma e moglie di quel ragazzo. Non ha sentito il dovere di farlo, non ha avuto la sensibilità del buon pastore di immergersi nel dolore. Ma stia tranquillo l’arcivescovo, Cervinara continuerà a pregare per lui, per il nostro vescovo Felice.

( Foto di repertorio)