Minaccia l’ex moglie e le manda foto di una pistola per spaventarla

Redazione
Minaccia l’ex moglie e le manda foto di una pistola per spaventarla
Uccide la moglie e poi si suicida

Minaccia l’ex moglie e le manda foto di una pistola per spaventarla. Un uomo di 55 anni è stato denunciato dopo aver minacciato ripetutamente l’ex moglie, minacciandola verbalmente e mandandole foto di una pistola, con un chiaro intendo minaccioso che l’aveva spaventata molto.

L’episodio è avvenuto a Gaeta, con l’uomo denunciato dai carabinieri della locale stazione per le minacce nei confronti dell’ex moglie. A denunciare l’uomo è stata proprio l’ex moglie, che aveva paura del comportamento dell’uomo.

Soprattutto dopo la foto inviata con la pistola, aveva immaginato che l’ex potesse compiere gesti inconsulti e aveva deciso di denunciarlo alle forze dell’ordine. Una situazione molto difficile, dato che l’uomo aveva anche tentato il suicidio diversi giorni prima.

Minaccia l’ex moglie, denunciato

A condurre gli accertamenti sono stati i carabinieri, che hanno anche effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo: a casa sua è stata trovata una pistola a salve con tappo rosso (dello stesso modello di quella della foto inviata all’ex moglie) e 47 munizioni a salvo.

Le armi sono state sequestrate, mentre l’uomo è stato denunciato. Dagli accertamenti è emerso che l’uomo nei giorni precedenti aveva tentato il suicidio: in quell’occasione era stato salvato proprio dagli stessi carabinieri, che erano riusciti a soccorrerlo e a evitargli la morte.

Il 55enne aveva provato a uccidersi con un coltello e ingerendo alcol e medicinali. Una situazione molto complessa, che dovrà molto probabilmente essere approfondita con le successive indagini dato che l’uomo aveva cercato di togliersi la vita. E, successivamente, aveva anche minacciato di morte l’ex moglie.

Covid: Vaia, riaprire in sicurezza asili e scuole infanzia

“In condizioni di sicurezza, magari vaccinando tutti gli operatori, dobbiamo aprire soprattutto gli asili nido, le scuole d’infanzia e le primarie”. Così il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma Francesco Vaia.

“Proporrò all’assessore regionale di cominciare dallo Spallanzani dove c’è un asilo nido – aggiunge Vaia – . Vorrei riaprirlo e consentire ai colleghi che lavorano nell’istituto di poter portare in serenità i loro figli. Possiamo partire con un esperimento pilota.

Noi dobbiamo far uscire il Paese dalla depressione. Gli italiani sono stanchi, sfiduciati. Il mio pensiero va soprattutto alle giovani famiglie con i bambini che frequentano l’asilo e le scuole primarie. Mi rivolgo al decisore politico: pensiamo alle donne che lavorano e fanno tanta fatica in questo momento”.

Per Vaia “l’abbattimento drastico del contagio tra le popolazioni vaccinate come gli over 80, i più fragili, il personale sanitario ci dice che il vaccino è uno strumento strategico fondamentale che insieme alle terapie innovative può farci uscire da questa pandemia.

Ma, noi abbiamo bisogno anche di un’altra arma fondamentale, di un’altra medicina, che è la capacità del nostro Paese di reagire con forza, senza deprimersi. Abbiamo bisogno di ridare fiducia ai cittadini.

Gli italiani hanno bisogno di riprendere in mano la voglia e la forza di combattere con speranza e non con la clava della paura delle varianti che sono considerate ancora strumento di terrore.

Noi le sconfiggeremo soprattutto se tutti insieme avremo la forza di combattere – ha sottolineato il direttore dello Spallanzani -. Pian piano dobbiamo aprire sempre più e in sicurezza spazi di socialità.