Montesarchio: non arrivano i vaccini, nessun richiamo per gli ultraottantenni
Montesarchio: non arrivano i vaccini, nessun richiamo per gli ultraottantenni. Un lettore ci segnala un nuovo sgradevole episodio legato alla somministrazione dei vaccini. La vicenda ha avuto luogo presso il distretto Asl di Montesarchio, dove questa mattina si dovevano somministrare le seconde dosi di vaccino agli ultraottantenni.
Accompagnatore
La persona che ci scrive ha accompagnato uno di questi ultraottantenni. Un volta giunti sul posto, però, gli addetti hanno riferito, candidamente, che i vaccini non erano proprio arrivati. Eppure, le operazioni di oggi sono state previste ben quindici giorni fa.
Purtroppo, questa storia non fa altro che testimoniare le varie falle che si continuano a riscontrare in tutta la macchina della somministrazione dei vaccini. Le falle esistono ad ogni livello e questo continua ad impedire al nostro paese di tornare alla normalità.
49enne muore di covid
La notizia che nessuno avrebbe mai voluto dare. Il maledetto virus ha portato via un uomo del quale avevamo tutti bisogno come cittadini.
Maresciallo Baldassarre Nero
Il maresciallo Baldassarre Nero non c’è più. Il comandante della stazione dei carabinieri di Macerata Campania ha perso la vita, nella notte,e all’ospedale Cotugno di Napoli.. Si trovava ricoverato solo da quattro giorni. Ricovero dettato dall’aggravarsi delle sue condizioni di salute dopo il contagio da Covid.
Aveva preso il covid nel focolaio del virus divampato all’interno della caserma dove sono risultati positivi altri 6 militari. La situazione più grave risultava proprio quella del maresciallo, che aveva da poco compiuto 49 anni.
La sua tempra di combattente e il suo fisico integro da sportivo avevano fatto sperare in un miglioramento che purtroppo non è arrivato.
Il Covid non ha risparmiato nemmeno chi ha fatto tanto per diverse comunità del Casertano: da Grazzanise dove ha contribuito a sgominare i clan locali all’area di Macerata Campania, Portico e Recale dove si era fatto apprezzare per il suo piglio e l’abnegazione al lavoro.
Il virus rallenta
“I dati mostrano il rallentamento e una lieve flessione dell’indice di contagiosità dall’1,16 a 1,08, con 9 mila soggetti in meno contagiati.
Ma la circolazione del virus è assai diffusa, ci sono 145 mila nuovi contagi. Non dobbiamo dimenticare il carico sulle terapie intensive, pari al 39%, oltre 3.700 ricoverati, vicino al picco della prima ondata quando furono 4.063.
Stiamo vedendo l’effetto delle misure, ma non possiamo pensare di deflettere dal mantenere le misure” attuali. Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità alla trasmissione Che tempo che fa.
“Io ho sempre detto – continua – che il vaccino al personale sanitario è condizione imprescindibile per poter svolgere un ruolo sanitario. Chi si rivolge ad una struttura ospedaliera deve essere sicuro che è stato fatto il massimo” per evitare il contagio.
La fascia 70/79 a rischio
“Nella prima fascia di persone vaccinate il criterio anagrafico è stato seguito: il 54% degli ultraottantenni ha ricevuto 1 dose, il 25% due dosi – ha spiegato Locatelli. La fascia 70-79 è da tutelare assolutamente.
Un soggetto su dieci che si infetta rischia di perdere la vita. Si è data la priorità ai vulnerabili. Si è cercato di proteggere i più fragili e vulnerabili; la prossima priorità ora è per la fascia di età che va dai 70 ai 79 anni”.
“Moderna ha iniziato la sperimentazione sui bambini – aggiunge il presidente del Consiglio superiore di sanità – tutti e 4 i vaccini approvati hanno un piano di sviluppo pediatrico, si parte dagli adolescenti e si abbassa progressivamente la fascia di età, è importante testarli e validarli per poterli usare anche in età pediatrica”.
Locatelli, in un altro passaggio, ha spiegato che i vaccini contro il Covid richiamano “molta più attenzione da parte dell’opinione pubblica rispetto agli altri, mai prima c’era stata un campagna vaccinale così importante.
Giusto essere attenti
E’ poi giusto essere attenti perché si sono impiegate piattaforme vaccinali mai impiegate prima e lo stesso vaccino ha come unico precedente quello del vaccino Ebola. Questo giustifica l’alta attenzione, le aspettative sono elevate ed è opportuno che i meccanismi di farmacovigilanza trovino la più precisa attuazione”.
“Idealmente sarebbe auspicabile un allineamento tra le due agenzie più importanti – ha poi detto riferendosi alla questione della sospensione di Astrazeneca – ma non è da dimenticare che i contesti regolatori e legislativi sono differenziati.
La sospensione la vedrei in positivo: l’agenzia tedesca aveva posto un allarme rispetto ad alcuni fenomeni che ha portato ad una sospensione cautelativa e alla ripresa quando l’analisi ha documentato che non c’erano motivi per la sospensione.
Una dimostrazione che il meccanismo della farmacosorveglianza e vigilanza funziona perfettamente”, ha concluso Locatelli.