Montesarchio: un fumetto per raccontare il ritrovamento del vaso più bello del mondo

Redazione
Montesarchio: un fumetto per raccontare il ritrovamento del vaso più bello del mondo
Montesarchio: un fumetto per raccontare il ritrovamento del vaso più bello del mondo

Montesarchio: un fumetto per raccontare il ritrovamento del vaso più bello del mondo. Il recupero di quello che è stato definito “Il vaso più bello del mondo” raccontato direttamente da uno dei suoi protagonisti nelle sale del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.

Il volume a fumetti

Venerdì 18 novembre dalle ore 17.00 l’ex Luogotenente dei Carabinieri del Nucleo TPC Roberto Lai presenterà un volume a fumetti “Il ratto d’Europa. L’indagine che riportò a casa il magnifico vaso di Assteas”, edito negli Annali dell’Associazione Nomentana di Storia e Archeologia, in cui si raccontano le vicissitudini del ritrovamento e del rientro in Italia del cratere.

Il manufatto, raffigurante il “Ratto di Europa” è stato realizzato da Assteas, noto ceramografo e ceramista che operò a Paestum tra il 350 e il 320 a.C., gestore di un grande laboratorio in cui si producevano hydriai e crateri. Egli incise il suo nome sulla superficie del vaso Europa e ne sono noti solo altri cinque al mondo che riportano la firma dell’autore.

Importante tassello dell’antica storia del Sannio e dell’arte magno greca, l’esemplare a figure rosse

fu usato come corredo funebre di una persona di grande levatura dell’antica Saticula, l’odierna Sant’Agata de Goti, in provincia di Benevento. Il manufatto fu rinvenuto nel 1974 in uno scavo clandestino nelle campagne di Sant’Agata de Goti  per poi essere trafficato illecitamente.

Nel 1981 fu venduto al Getty Museum (Malibu, California) per 380.000 dollari, dove fu esposto sino al 2005. In seguito alle indagini dell’Arma dei Carabinieri (Comando Tutela Patrimonio Culturale) fu possibile riportare il cratere in Italia.

Il MANSC (Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino), casa del cratere dal 2015 ed elemento identitario del sito e del territorio caudino, ospiterà il protagonista dell’indagine per raccontare attraverso immagini e aneddoti le vicende relative al recupero dell’importante manufatto.