Morte nel convento perdono la vita quattro suore anziane

30 Marzo 2021

Morte nel convento perdono la vita quattro suore anziane

Morte nel convento perdono la vita quattro suore anziane. Suor Lorenzina ha 78 anni e ha trascorso tutta la vita in servizio come caposala negli ospedali. «Purtroppo non abbiamo fatto in tempo a vaccinarci», dice.

Lei è una delle suore dell’istituto Regina Pacis, a Ceglie del Campo, dove è scoppiato un focolaio Covid che fino a questo momento ha causato quattro vittime. La struttura è un convento della congregazione delle Suore adoratrici del sangue di Cristo che ospita anche suore particolarmente anziane e quindi fragili.

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Quattro di loro — la più grande aveva 104 anni, la più piccola poco più di 80 — nei giorni scorsi sono decedute per le complicazioni del virus, che non ha risparmiato nessuna fra le ospiti dell’istituto.

Cinque in ospedale e 18 in isolamento

Cinque, compresa la madre superiore, sono ricoverate in ospedale in condizioni particolarmente serie. Altre 18 sono invece in isolamento all’interno della stessa struttura. Quello scoppiato due settimane fa a Ceglie del Campo è un focolaio particolarmente preoccupante.

Perché le suore sono anziane e nessuna di loro era stata sottoposta al vaccino, probabilmente in quanto l’istituto doveva rientrare nei “luogo di comunità” inseriti almeno nella prima stesura del piano vaccinale.

«Il virus è arrivato sicuramente dall’esterno», riflette suor Lorenzina. I servizi di assistenza alle ospiti della struttura sono affidati a una cooperativa esterna. Sono tre al momento le operatrici sanitarie che sono impegnate nella struttura e che stanno cercando di fronteggiare alla situazione, particolarmente delicata.

«Io sono chiusa nella mia stanza, non posso uscire. So che ci sono difficoltà nella ricerca di operatori che possano venire nel nostro istituto. Nessuno se la sente, tutti hanno paura», dice ancora la suora. L’Asl ha eseguito i tamponi a tutte le suore e sta seguendo la situazione.

Covid Puglia, oggi 1.527 contagi 35 morti: il bollettino del 30 marzo

Sono 1.527 i nuovi casi positivi al Covid-19 registrati oggi, 30 marzo, in Puglia, su 12.234 tamponi, più del doppio rispetto a ieri. In lieve aumento i morti ma si registra un boom dei guariti, oltre 2.000 in più.

E’ quanto si rileva nel bollettino epidemiologico quotidiano redatto dalla Regione sulla base delle informazioni del Dipartimento della Salute. Dei casi positivi: 521 in provincia di Bari, 147 in provincia di Brindisi.

Nella provincia Bat, 163; 93 in provincia di Foggia, 242 nella provincia di Lecce, 348 nella provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 10, invece, i casi di provincia di residenza non nota.

Ieri i casi positivi erano 788 su 5.142 tamponi. Sono stati registrati 35 decessi: 11 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia Bat, 3 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 12 in provincia di Taranto. Ieri erano 33. In tutto sono morte in Puglia 4.761 persone.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.857.302 test. Sono 139.513 i pazienti guariti mentre ieri erano 137.164 (+2.349).

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