Osservatorio Gioco d’Azzardo: 14 comuni hanno approvato il Regolamento della Diocesi di Cerreto-Sant’Agata de’ Goti

Redazione
Osservatorio Gioco d’Azzardo: 14 comuni hanno approvato il Regolamento della Diocesi di Cerreto-Sant’Agata de’ Goti

In occasione degli auguri di Natale, il Vescovo della Diocesi mons. Domenico Battaglia ha incontrato i sindaci ed i vertici di Prefettura, forze dell’ordine e Asl presso la “Sala ex Cinema Italia” di piazza Umberto I a Sant’Agata de’ Goti per fare il punto sul contrasto al gioco d’azzardo patologico. Erano presenti a quest’incontro il procuratore della Repubblica Aldo Policastro, il procuratore aggiunto Giovanni Conzo e il Questore Giuseppe Bellassai.
Ad oggi 14 sono i Comuni già regolamentati e altrettanti prossimi all’approvazione. Sono regolamentati i comuni di: Faicchio, Bucciano, Forchia, Dugenta, Durazzano, Cerreto Sannita, Arpaia, Casalduni, Moiano, Pietraroia, San Lorenzo Maggiore, San Salvatore Telesino, Castelvenere, Telese Terme.
Sono in via di approvazione, nei prossimi giorni: Guardia Sanframondi, Airola, Cusano Mutri, Melizzano, Sant’Agata de’ Goti, Valle di Maddaloni, Gioia Sannitica, Puglianello, Frasso Telesino, San Lorenzello, Ponte, Amorosi e Solopaca.
LE ATTIVITA’ FIN QUI SVOLTE. Queste le attività della prima annualità che, come già detto, perseguono l’obiettivo della sensibilizzazione, della formazione, dell’informazione e della prevenzione, ossia della consapevolizzazione del problema:

  1. Incontri informativi/informativi con gli Assistenti sociali, i Dirigenti scolastici e i docenti, gli appartenenti ad associazioni civili, inoltre con i membri degli Uffici di Curia della Diocesi e delle associazioni ecclesiali allo scopo di leggere e spiegare il Protocollo e formulare proposte operative nei “propri luoghi” di aggregazione,
  2. Sportelli d’ascolto dislocati in più punti della Diocesi dove informare, orientare verso i luoghi di cura preposti (SER.D. territoriali in particolare) e sostenere sia i singoli che le famiglie,
  3. Campagna di sensibilizzazione e di pubblicità di controtendenza con volantini e locandine, e il costante monitoraggio delle “buone prassi” – ad es. ricognizione di esercenti che scelgono eticamente di non avere slot, oltre alla divulgazione periodica di “quanto sta avvenendo” attraverso tutti i mezzi di comunicazione,
  4. Progetto “Fuori dai giochi” negli Istituti Superiori di Airola e di Faicchio/Castelvenere: gli studenti di alcune classi sono impegnati nella strutturazione di un processo penale con capi d’imputazione di reati collegabili al Gioco d’azzardo patologico, con l’ausilio e la disponibilità gratuita di un’equipe di magistrati/avvocati e di una psicologa, oltre che di volontari.

Negli altri Istituti superiori si stanno valutando le iniziative possibili.

  1. Scelta di due comuni pilota, Arpaia e Casalduni, in cui le iniziative di sensibilizzazione e di promozione sono proposte dal sindaco e dall’amministrazione, dal parroco, dai cittadini sensibili e dai membri di associazioni del paese in collaborazione con l’Osservatorio. Ad Arpaia si è già iniziato sabato 15 dicembre.
  2. Formazione di operatori sociali, sanitari e pastorali in vista di un approccio al ludopatico per riconoscere i segnali del problema e consigliarne la cura.
  3. Collaborazione con esperti legali e di economia per contrastare le devianze della ludopatia soprattutto usura e ingresso in ingranaggi della criminalità. La Diocesi ha a sua disposizione uno sportello antiusura.
  4. Costituzione ancora in divenire di un gruppo di auto-mutuo aiuto sia per i giocatori d’azzardo patologico che per le famiglie.
  5. Dialogo con l’Associazione “Libera” che, da sempre, ha promosso forme di contrasto alle dipendenze per stanare la complicità con le mafie.