San Martino: incendio nel deposito di Irpiniambiente

Redazione
San Martino: incendio nel deposito di Irpiniambiente
San Martino: incendio nel deposito di Irpiniambiente

San Martino: incendio nel deposito di Irpiniambiente. Poco fa, ha preso fuoco il gabbiotto che si trova all’interno del deposito di Irpiniambiente a San Martino Valle Caudina. Il deposito si trova in viale Del Terzo Millennio. Sul posto, si registra un repentino intervento dei vigili del fuoco che già operano per domare le fiamme.

Incendio non doloso

I caschi rossi hanno anche accertato che si tratta di un incendio non doloso. Insieme a vigili del fuoco si registra la presenza anche dei militari della locale stazione e degli agenti della polizia municipale. A quanto pare, proprio il tempestivo intervento, ha circoscritto i danni.

Irpiniambiente è la società, di proprietà della provincia di Avellino che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti nella stragrande maggioranza dei comuni irpini. Il deposito conserva i mezzi e le attrezzature degli operai impiegati nei comuni irpini della Valle Caudina.

De Luca sfida la movida, vietato consumare alcool fuori dai locali

Un’ordinanza che farà discutere e, forse. Potrebbe di complicata applicazione.  Il presidente licenzia  provvedimento che colpisce un certo tipo di movida.

Divieto di asporto  di alcool

Ma vediamo cosa recita il provvedimento. «Fatta salva l’adozione di ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione della situazione epidemiologica, su tutto il territorio regionale, dalla data del 28 giugno 2021 e fino al 31 luglio 2021: dalle ore 22,00 e fino alle ore 6,00: è fatto divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione.

Questo vale per i qualsiasi esercizio commerciale, ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati e con distributori automatici.

Ed ancora, De Luca vieta il consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico. Questo vale anche per i gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali.

Ai bar, “baretti”, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante nonché agli altri esercizi di ristorazione la vendita di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, viene  consentita esclusivamente al banco o ai tavoli.

L’ordinanza vieta,  comunque, tati affollamenti o assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Sfida alla movida

L’ordinanza raccomanda ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto del divieto di assembramenti, in particolare nelle zone ed orari della ‘movida’.

Secondo l’ordinanza di De Luca, le sere dei fine settimane e non solo, non dovremmo più vedere persone con bicchieri, bottiglie o lattine fuori dai locali. Come sempre, tutto viene scaricato sulle autorità locali che non hanno personale per garantire questi controlli.

Sembra una vera e propria sfida alla movida. Resta da capire, però, se questo provvedimento potrà essere rispettato. Mancando i l personale che fa i controlli, la trasgressione della norma è naturale. A meno che, le forze dell’ordine non si occupino in pianta stabile del problema.