San Martino: la giunta Pisano respinge le accuse della minoranza

Redazione
San Martino: la giunta Pisano respinge le accuse della minoranza
San Martino: respinte tutte le accuse clientelari dalla giunta Pisano

San Martino: la giunta Pisano respinge le accuse della minoranza. A coloro che vuole perdere,  Giove prima toglie il senno. Questo è il titolo del manifesto con il quale la maggioranza consiliare di San Martino Valle Caudina risponde a quello della minoranza.

Non ci è dato sapere se mai si perderà chi ha ispirato e scritto il  manifesto recentemente fatto affiggere dal gruppo consiliare di opposizione “Alternativa per S. Martino”;ma, se non Giove, certamente un senso profondo di frustrazione gli ha offuscato il senno, si legge nel manifesto.

Troppe cose false dette, tante altre adombrate o non dette, ma intuibili.

La politica langue, l’opposizione (..o le opposizioni) non esistono e, talvolta, danno qualche cenno di vita, magari sollecitate da rimbrotti da qualche anima in pena che non trova pace e ristoro alle sue aspirazioni.

Nasce così un manifesto nel terreno, stavolta non fertile, della bugia, della menzogna e delle mezze verità.

Si accredita il sospetto, camminando sui sentieri ben noti dei luoghi comuni della politica, sul titolo ad affetto, sulla presunzione che parlando di argomenti tecnici la gente sia più abituata a non capire e quindi a pensare male.  Mezzucci da politicanti autoreferenziali,  a servizio di una presunta verità e che il corpo elettorale da tempo ha giudicato nel modo che meritano.

Speriamo di trovare migliori interlocutori per parlare di politica e di buone pratiche amministrative. Ci meritiamo avversari migliori.

L’Amministrazione Pisano rivendica gli ottimi risultati raggiunti in questi ultimi anni in termini di finanziamenti e di servizi; su questa strada intende continuare per dare le risposte giuste alle vere esigenze della popolazione.

Qualcuno, invece, pretende  di fare politica avendo come argomento solo una sprovveduta semina di sospetti e di calunnie; non staremo a questo gioco e daremo le risposte giuste nelle sedi e nei tempi opportuni.

Per ora solo qualche piccola ma necessaria considerazione in merito a quanto sostenuto nel manifesto.

Per gli incarichi che ricopre il sindaco Pisano potrebbe mettersi tranquillamente in aspettativa a lavoro e fare il politico per professione.

Ma è una persona che ha sempre perseguito i suoi obiettivi con sacrificio, impegno e determinazione, non lasciando mai il lavoro. L’impegno  politico un giorno finirà; resterà la necessità di provvedere alla famiglia e di continuare a realizzarsi professionalmente, nel ricordo di un’attività politica sana e virtuosa, svolta con competenza ed onestà per amore esclusivo del nostro paese.

Forse è questa attività politica che da fastidio, genera invidia, malanimo e maldicenze. Ma chi semina vento raccoglie tempesta.

La vicenda dei due tecnici assunti è paradigmatica. Il bando è stato ampiamente pubblicizzato sul sito del Comune  e su Europaconcorsi del 12/12/22. Le allusioni rispetto alla natura delle due assunzioni pertanto lasciano il tempo che trovano, nessun favoritismo è stato fatto.

Non basta un cognome per generare malevoli sospetti. Sull’aspetto finanziario è appena il caso di ricordare che il costo complessivo dei due tecnici, non è stabilito dall’Amministrazione, ma dall’Agenzia della Coesione che ha stanziato i fondi per potenziare gli uffici tecnici, al fine di perseguire gli obiettivi del PNRR e rappresentano il costo complessivo di  2 unità  per 3 anni di contratto a tempo determinato. Parliamo di uno stipendio netto mensile di circa € 1.500,00.

“Fare il prepotente”, “giocare con il fuoco” , figli dei soliti noti”, ed altre affermazioni simili fanno intuire una scarsità di argomentazioni politiche, anticamera di un preoccupante imbarbarimento del confronto politico, al quale, nonostante tutto, non abbiamo nessuna intenzione di sottrarci.

Il sindaco, infine,  non “gioca con il fuoco” e tantomeno l’Amministrazione Comunale.

Coloro che, invece, hanno maldestramente giocato con il fuoco, negli ultimi anni si sono alquanto scottati. Forse hanno bisogno d’imparare, conclude il manifesto.