Simulano incidenti per truffare l’assicurazione

Redazione
Simulano incidenti per truffare l’assicurazione
Simulano incidenti per truffare l'assicurazione

Simulano incidenti per truffare l’assicurazione. I Carabinieri della Stazione di   Paternopoli hanno denunciato una 50enne di Arzano ed un 70enne di Napoli con a carico svariato precedenti di polizia. I due dovranno rispondere di i “Tentata truffa”.

A far scattare l’operazione dei carabinieri ,  la segnalazione da parte della vittima. Si tratta del  responsabile di un’azienda edile. L’uomo  non ha esitato a rivolgersi ai Carabinieri in quanto qualche giorno prima aveva ricevuto una richiesta di risarcimento danni.

Risarcimento

Un risarcimento  per un sinistro stradale, in realtà mai avvenuto, che vedeva coinvolto un veicolo della società.All’esito delle indagini svolte dai militari dell’Arma è emerso che quel medesimo autocarro era segnalato in più incidenti.

I due soggetti avevano fraudolentemente prodotto della documentazione relativa a dei sinistri stradali. Ed asserivano si fossero verificati negli scorsi mesi di settembre e dicembre ad Arzano e Napoli.

Questo per ottenere una consistente somma di denaro a titolo di risarcimento dalla società assicurativa.Alla luce delle evidenze emerse, per i predetti è quindi scattato il deferimento in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.

Arresto a Cervinara

I Carabinieri della Stazione di Cervinara hanno tratto in arresto un 55enne in esecuzione di un provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Avellino.

I fatti risalgono a qualche anno fa allorquando l’uomo si rendeva responsabile del reato di evasione. Nel pomeriggio di ieri, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare dove sconterà la pena di un anno di reclusione. Il risultato operativo è strettamente collegato alla capillare attività di controllo del territorio quotidianamente svolta, tesa a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

42enne in arresto a Montesarchio

Proseguono senza sosta i servizi messi in atto su disposizione del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento per fronteggiare il fenomeno dei furti in genere.

In particolare, nella decorsa notte, militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia CC di Montesarchio  hanno sorpreso e tratto in arresto un 42enne di Montesarchio. Si tratta di un personaggio ben noto alle forze dell’ordine. Il 42enne dovrà rispondere del reato di  furto aggravato.

Fungo a gas

Nel dettaglio, gli operanti verso le ore 01.00 circa, notavano il predetto in Montesarchio (BN),. Il 42enne, a bordo di un veicolo, trasportava un fungo riscaldante a gas.I I carabiniweri lo hanno fermato mmediatamente. L’uomo  non riusciva a fornire spiegazioni circa il possesso della stufa. Così, i carabinieri lo  accompagnano in caserma per gli accertamenti del caso

Nel prosieguo delle indagini si accertava che presso un esercizio pubblico ubicato in questo centro, era stato perpetrato un furto di una stufa da esterno a gas.Non solo, qualcuno aveva danneggiato un infisso con vetro antisfondamento, posto a protezione di un televisore ubicato all’esterno del locale.

Il titolare dell’esercizio pubblico sporgeva denuncia presso questi uffici,. L’esercente ha  riconosciuto  come proprio il fungo riscaldante trovato in possesso del fermato e la refurtiva veniva pertanto restituita al legittimo proprietario.

Arresti domiciliari

Il 42enne, dopo le formalità di rito, veniva dichiarato in arresto e tradotto presso la propria abitazione, in regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.A carico dell’arrestato veniva elevata sanzione amministrativa per guida senza patente.

Non solo, i carabinieri sequestravano il veicolo poiché sprovvisto di copertura assicurativa. Inoltre si provvedeva a sanzionarlo in quanto circolava senza giustificato motivo nelle ore notturne in violazione alla normativa covid-19 di cui all’attuale DPCM.  L’arresto dimostra che i delinquenti non rispettano il coprifuoco. Per loro non c’è lockdown che tenga.

Si tratta di persone alla ricerca di facili guadagni e non esitano a distruggere per impossessarsi di oggetti di valore. Questa volta i carabinieri hanno fermato il ladro  in tempo. Prima che potesse vendere la stufa. Intanto, però, i danni al locale li dovrà pagare il proprietario.