Tragedia sul lavoro: 49enne muore precipitando per dieci metri

Redazione
Tragedia sul lavoro: 49enne muore precipitando per dieci metri
Tragedia sul lavoro: 49enne muore precipitando per dieci metri

Tragedia sul lavoro: 49enne muore precipitando per dieci metri. Si chiamava Salvatore Marchetta l’operaio che nella giornata di ieri 26 maggio è caduto da un ponteggio a Messina.

Il 49enne è precipitato da un’altezza di 10 metri ed è deceduto in ospedale per le gravissime ferite riportate. L’uomo è stato trasportato d’urgenza al Papardo di Messina, ma le sue condizioni di salute non sono mai migliorate.

La polizia si è occupata di effettuare una prima ricostruzione della tragedia. Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, l’operaio stava montando un infisso in un’abitazione al secondo piano di una palazzina situata nella zona nord della città.

Mentre stava lavorando, il 49enne ha perso l’equilibrio ed è precipitato nel vuoto. Sul posto è intervenuto il personale del 118 che ha trasferito l’operaio al nosocomio messinese.

Il 49enne sarebbe sottoposto a un intervento chirurgico che però non ha sortito gli effetti sperati. Salvatore Marchetta è deceduto in ospedale. La tragedia si è verificato nello stesso giorno in cui due imprenditori del catanese sono stati denunciati per aver allestito un ponteggio non a norma in un cantiere.

Marchetta era anche un grande appassionato di calcio e lavorava come steward allo stadio nel weekend. Per questo motivo era molto conosciuto in città. La sua morte ha sconvolto l’intera comunità.

Il 49enne lascia la moglie e due figli. L’operaio aveva collaborato anche con il Nucleo Diocesano della Protezione Civile. “Con enorme tristezza annunciamo la morte di un amico della nostra associazione, scrive il Nucleo sulla sua pagina Facebook ufficiale-.

Salvatore Marchetta era uno steward e un grande uomo, sicuramente un vero amico. Abbiamo collaborato con lui per la realizzazione di diversi eventi. Riposa in Pace amico nostro. Un abbraccio alla famiglia da parte di tutti i volontari del Nucleo Diocesano”