Trasferimenti e pensionamenti, così muore la sede Asl di Cervinara

Redazione
Trasferimenti e pensionamenti, così muore la sede Asl di Cervinara
Trasferimenti e pensionamenti, così muore la sede Asl di Cervinara

Trasferimenti e pensionamenti, così muore la sede Asl di Cervinara. Muore così, giorno dopo giorno, nel più assoluto ed assordante silenzio il diritto alla salute per i cittadini di Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana.

Declassamento per Baiano

I quattro comuni irpini della Valle Caudina fanno capo per i servizi sanitari, come le visite specialistiche, al punto Asl di Cervinara, sino a non pochi anni fa sede di distretto. Dopo essere stata declassata a favore di Baiano, da diversi mesi sembra essere destinata ad una sorta di estinzione.

Si possono contare sulle dita di una mano gli specialisti che sono ancora in servizio a Cervinara, tutti gli altri sono stati trasferiti o sono andati in pensione.Come se non bastasse, alcuni di quelli che restano in servizio, in questo 2023, taglieranno anche loro l’ambito traguardo della pensione.

E’ giusto e sacrosanto che, arrivati all’età, queste persone vadano in pensione. Purtroppo, non è altrettanto giusto che l’Azienda Sanitaria Locale d Avellino non provveda a sostituirli.

Del resto, il management aziendale si è comportato nello stesso identico modo anche per quel che riguarda i trasferimenti. Così. L’otorino, l’urologo, il ginecologo, il dermatologo, il cardiologo e l’oculista che, nel corso degli ultimi anni, hanno chiesto ed ottenuto il trasferimento in altra sede, ma mai sono stati sostituiti.

Servizi che vengono sottratti ad una popolazione che diventa sempre più anziana e che, certamente, non è autosufficiente ed autonoma.I pensionati dei comuni irpini della Valle Caudina hanno meno diritti degli anziani di tutto il resto della provincia di Avellino. In una situazione del genere, si cura solo chi può permetterselo, chi ha la possibilità economica di pagare gli specialisti privati.

L’ingiustizia continua

Una ingiustizia che si consuma giorno dopo giorno sotto gli occhi di tutti e nessuno chiede spiegazioni ai vertici dell’azienda. Dovrebbe toccare ai sindaci, Peppino Ilario, Caterina Lengua, Pasquale Pisano e Roberto Del Grosso, far sentire la loro voce r pretendere il ritorno degli specialisti. Un ritorno alla normalità

Del resto, per capire quanto l’Asl tenga in conto la Valle Caudina irpina, basti pensare che ha disegnato i nuovi servizi sanitari tenendo fuori completamente Rotondi, Cervinara, San Martino e Roccabascerana. In questi comuni non nasceranno case o ospedali di comunità. Questo è un lusso che noi non possiamo permetterci.

                                                                                                                                                                                                                 Peppino Vaccariello