Trasporti EAV: La calunnia è un venticello

Redazione
Trasporti EAV: La calunnia è un venticello

I lavoratori dell’Area Circolazione dell’EAV esprimono estremo rammarico per gli attacchi immotivati e strumentali  fatti dal presidente De Gregorio, giova ricordare a qualcuno che probabilmente ha la memoria corta che la circolazione sulle ferrovie esercite dall’EAV, negli ultimi anni è stata possibile solo grazie al sacrificio, all’abnegazione  ed al senso di appartenenza di tutti i lavoratori legati all’esercizio. Tali lavoratori sobbarcandosi turni di lavoro estremamente gravosi a causa delle prestazioni straordinarie, e non solo, hanno consentito a milioni di pendolari e turisti di potersi spostare per adempiere ai propri impegni o semplicemente soddisfare la propria voglia di visitare una terra ricca di bellezze paesaggistiche, storia e cultura. Per consentire ciò, detti lavoratori hanno sottratto tempo prezioso ai loro cari e alla propria vita sociale. Essi con il loro impegno hanno sopperito a carenze strutturali legate alla vetustà del materiale rotabile, alle carenze della sede ferroviaria, degli apparati elettrici e di controllo e di tutte le strutture in generale. Tutto il personale dell’Area Circolazione ha svolto e svolge quotidianamente mansioni che vanno ben oltre quelle previste dal Contratto Nazionale di categoria.  A fronte del grande impegno profuso nulla è stato riconosciuto in termini di inquadramento o in termini economici. Per citare la “normativa contrattuale” occorrerebbe conoscerla e studiarla,  così come fanno i delegati sindacali. In questo modo qualcuno si accorgerebbe che in molte occasioni l’EAV è andato ben oltre il dettato contrattuale. Quando questo è stato fatto, spesso in modo discutibile, il presidente non si è preoccupato del tanto deleterio “effetto a cascata nelle altre categorie lavorative”, nelle sue parole inoltre, ci sono molte inesattezze. Innanzitutto le richieste sindacali bollate come  irragionevoli o eccessive sono per l’80%  contenute in un accordo del 2003, siglato nell’allora Circumvesuviana, che questo sindacato ha consegnato alla controparte datoriale. Non parliamo quindi di proposte irragionevoli, ma di  impegni assunti, ma mai mantenuti. Inoltre,  se tali proposte sono così irragionevoli come possono far parte di un accordo liberamente sottoscritto dalla dirigenza dell’epoca? Parlare di ricatto relativamente ad un’azione quale il rifiuto dello straordinario è stata, poi, una caduta di stile. Il ricorso massiccio  allo straordinario in quest’azienda è sempre stata una forma di estrema collaborazione prestata dai lavoratori.  A questo punto perché mai dei lavoratori trattati come figliastri più che come figli dovrebbero continuare a prestare questa collaborazione? Per poter essere ancora calpestati? Legare le giuste  rivendicazioni dei lavoratori  al tema dell’assunzione è un teorema privo di alcun fondamento. In chiusura rileviamo che il Presidente dell’EAV, tanto critico nei confronti delle rivendicazioni dei lavoratori, aveva assicurato nella forma ufficiale di un comunicato  aziendale che sarebbero state tenute in debita considerazione le richieste dei lavoratori e il suo personale impegno per il buon esito della trattativa, ebbene questo non è avvenuto… Caro Presidente i lavoratori dell’Area Circolazione sono stanchi di promesse non mantenute.