Valle Caudina, La Cassazione revoca la misura di prevenzione al figlio del “Giaguaro”

Redazione
Valle Caudina, La Cassazione revoca la misura di prevenzione  al figlio del “Giaguaro”
La Cassazione annulla la condanna di Alfredo Giuliano

Colpo di scena in Cassazione, per i giudici di legittimità Paolo Pagnozzi non è un soggetto pericoloso.
Infatti, la sesta sezione penale della Suprema Corte, in totale accoglimento del ricorso redatto dall’avvocato Dario Vannetiello, ha annullato il decreto emesso dalla Corte di Appello di Napoli – VIII sezione – con il quale era stata applicata nei confronti del Pagnozzi la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Come è noto la misura di prevenzione comporta delle consistenti limitazioni nella libertà di movimento adottate nei confronti di chi è probabile possa commettere reati.
Pagnozzi Paolo è ritenuto da un ventennio dalla direzione distrettuale antimafia uomo di vertice dell’omonima organizzazione camorristica che opera a cavallo delle province di Benevento ed Avellino, con diramazione nella zona di Napoli – Ponticelli, nonché con significativa ramificazione nella città di Roma. Infatti, come emerso nell’ultima inchiesta denominata camorra capitale, è proprio il fratello maggiore di Paolo Pagnozzi, Domenico, ad essere ritenuto il capo della associazione che avrebbe innumerevoli interessi nel centro di Roma e nella zona est della capitale.
Con questa favorevole decisione Pagnozzi Paolo ha, di fatto, chiuso i suoi conti con la giustizia, in quanto non ha condanne da scontare ed allo stato ha un unico procedimento penale a carico per il non grave reato di violenza privata.
La sua storia giudiziaria è molto particolare in quanto ha parecchi primati :

  • è stato colui che ha ottenuto la condanna più bassa mai inflitta per un partecipe ad una associazione camorristica (solo un anno e quattro mesi di reclusione, dopo due annullamenti disposti dalla Corte di cassazione);
  • pur pluriprocessato, è stato assolto per ben cinque volte nelle inchieste di camorra che hanno riguardato il clan Pagnozzi, optando coraggiosamente sempre per il rito abbreviato.
    Da oggi, per la prima volta è un uomo completamente libero e senza il peso di processi da affrontare.
    In tutti i processi ha avuto sempre un unico difensore, l’avvocato Dario Vannetiello del Foro di Napoli.