Valle Caudina: 12 mesi di covid, un anno passato in una bolla

20 Febbraio 2021

Valle Caudina: 12 mesi di covid, un anno passato in una bolla

Valle Caudina: 12 mesi di covid, un anno passato in una bolla. Un anno passato in una bolla. 12 mesi, in cui paura, responsabilità, solidarietà, lacrime e menefreghismo hanno caratterizzato le nostre esistenze.

Codogno

Il 20 febbraio del 2020 veniva registrato il primo caso di Covid- 19 in un paese di cui prima non conoscevamo l’esistenza, Codogno.

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Già il giorno dopo scoprimmo che il virus uccideva. Il 21 febbraio si registra la prima vittima, Mattia Maestri di soli 38 anni. Da allora l’Italia ha contato 95.235 vittime. Mentre i contagiati sono stati 2.780.882, di cui 382.448 attualmente positivi.

Le chiusure, il coprifuoco, le mascherine, la scuola in didattica a distanza, le terapie intensive, i negazionisti, la folle estate e poi la seconda ondata, questi avvenimenti hanno scandito il nostro vivere quotidiano. Avvenimenti che hanno sconvolto le nostre vite.

Anche la Valle Caudina ha dovuto subire questo ciclone che si è abbattuto su tutto il mondo. Con la seconda ondata, i comuni caudini hanno conosciuto veramente la paura.

Ad oggi si contano ben 33 vittime, ma solo chi piange un proprio caro può dire quanto sia orrenda questa maledetta malattia.

Irresponsabilità

Tante persone continuano a comportarsi in modo irresponsabile, fregandosene del male che possono fare a se stessi e agli altri. Il covid- 19, la malattia pandemica sta facendo scoprire anche questo lato egoistico del nostro essere.

Facciamo un solo esempio per darvi i senso di quello a cui si assiste inermi. La Campania torna in zona arancione. Un colpo al cuore per i tantissimi ristoratori che hanno rispettato le regole ed  hanno attrezzato i loro locali per poter lavorare in sicurezza.

Viceversa, pochi altri commercianti hanno preferito fregarsene, guadagnando tutto ciò che potevano ed non hanno messo in conto che il loro comportamento avrebbe avuto queste drastiche conseguenze.

Lo hanno potuto fare anche perché le forze dell’ordine hanno allentato i controlli. Ci auguriamo che il  nuovo governo possa dare nuove direttive per fare in modo che tutti rispettino le regole.

Tutto questo nell’attesa che le vaccinazioni possano rendere meno pesante questo fardello che ci oprrime da dodici mesi.

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