Valle Caudina: assolto Domenico Pagnozzi dalla Corte di Appello

Redazione
Valle Caudina: assolto Domenico Pagnozzi dalla Corte di Appello
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Valle Caudina: assolto Domenico Pagnozzi dalla Corte di Appello. La seconda sezione della Corte di Appello di Napoli ha assolto, “perché il fatto non sussiste”, il Domenico Pagnozzi, lo scrive il quotidiano on line Anteprima 24 Benevento..

Associazione di tipo mafioso

Domenico Pagnozzi viene ritenuto dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia al  dell’omonimo clan di San Martino che vanta un’egemonia in tutta la Valle Caudina.

In questo procedimento gli veniva contestata l’accusa di associazione di tipo mafioso.. L’accusa gli veniva  contestata nell’ambito del processo nato dall’operazione “la montagna” sul clan Pagnozzi e le sue ramificazioni nel Sannio. Tante infatti erano state le persone coinvolte ed ora iniziano ad arrivare le varie sentenze a seconda della posizione degli imputati.

Anche questa operazione è stata coordinata dalla Dda, ma nell’ambito processuale sta perdendo man mano la forza che sembrava avere nelle prime ore subito dopo gli arresti. Le varie sentenze stanno ridimensionando tutte le posizioni degli indagati.

Ad esempio, in primo grado, a Benevento, Domenico Pagnozzi, 61 anni, detenuto al 41bis, venne condannato a 19 anni di reclusione. Durante il processo di secondo grado caddero alcune contestazioni e la pena gli venne ridotta a 16 anni e 10 mesi.

La decisione della Suprema Corte

La Cassazione, successivamente, accolse il ricorso dei legali di Pagnozzi, l’avvocato Dario Vannetiello e il professore Alfonso Furgiuele.La Suprema Corte rimandò la celebrazione del secondo grado di giudizio presso una diversa sezione della Corte di Appello di Napoli.

Il processo nei confronti di Pagnozzi, questa volta difeso dall’avvocato Luca Bancale e ancora dal professore Alfonso Furgiuele, prese il via davanti alla seconda sezione.

La sentenza ridimensiona ancora l’operazione La Montagna. La seconda sezione della Corte di Appello di Napoli ha assolto Domenico Pagnozzi con la formula “il fatto non sussiste” dall’accusa di associazione a delinquere di tipo mafioso e di detenzione aggravata di armi.