Valle Caudina: bimbo positivo, chiude un’altra scuola

Redazione
Valle Caudina: bimbo positivo, chiude un’altra scuola
La Provincia di Avellino contro il dimensionamento scolastico

Valle Caudina: bimbo positivo, chiude un’altra scuola. Bimbo positivo e plesso scolastico chiuso anche a Rotondi per l’opportuna sanificazione. Purtroppo, l’amento del contagio sta interessando tutti i comuni irpini della Valle Caudina.

Le preoccupazioni del sindaco

Rotondi, faticosamente, stava venendo fuori dall’incubo ed ora ci si ritrova di nuovo dentro. Il primo cittadino, Antonio Russo,  non nasconde la propria preoccupazione. “ Purtroppo, ha detto la fascia tricolore, ci troviamo di fronte ad un cluster familiare. E tra i positivi figura anche un bimbo”.

Domani, giovedì 15 aprile, il plesso capoluogo di Rotondi dovrebbe chiudere per essere sanificato. Poi, come ci ha spiegato sempre il sindaco Russo, che è anche medico, lui e la dirigente Maria Pia Farese decideranno cosa fare.

Il protocollo prevede che venga sigillata solo la classe che frequenta il bimbo positivo. Questo vuol dire quarantena per tutti gli alunni e tamponi per accertare se è avvenuto il contagio o meno. La quarantena riguarda anche gli insegnanti e, naturalmente, i genitori.

Il primo cittadino, però, si preoccupa che il contagio possa essere stato esteso a tutto il plesso. E, non è escluso che, nella giornata di domani decida di ripristinare la didattica a distanza per tutti gli alunni del plesso capoluogo.

In prima linea contro il covid

Russo da più di anno, come medico prima e come sindaco poi, sta combattendo contro il dilagare del virus e lo fa in prima linea. Non teme, quindi, di prendere decisioni che possano essere contrarie al decreto Draghi del primo aprile scorso.

Il premier ha stabilito che le scuole debbano continuare in presenza in ogni modo. Ma, ricordiamo che già altri sindaci caudini hanno preso decisioni esattamente contrarie, come Airola, Pannarano e Roccabascerana.

A questo punto, anche Russo dovrebbe entrare nella scia dei suoi colleghi. Venti positivi in un piccolo paese come Rotondi iniziano ad essere tanti e il propagarsi del covid tra bimbi non può che preoccupare. Ed allora, torna il momento delle decisioni drastiche.