Valle Caudina: donna di Rotondi condannata per stalking
Valle Caudina: donna di Rotondi condannata per stalking. Si è tenuta innanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Avellino , dott. Pierpaolo Calabrese, il processo a carico di una donna, D.D., di 56 anni, di Rotondi, imputata di stalking ai danni di una coppia di coniugi, P.A. e P.A., anch’essi di Rotondi, assistiti dagli Avvocati Vittorio Fucci e Antonella Mazzone. I fatti di reato risalgono agli anni 2015, 2016 e 2017.
Otto mesi di reclusione e risarcimento
All’esito dell’udienza, il Giudice, accogliendo le tersi degli Avvocati Vittorio Fucci e Antonella Mazzone, difensori delle parti civili, nonché quella del Pubblico Ministero, ha condannato l’imputata D.D. , a 8 mesi di reclusione, con pena sospesa, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni in favore delle parti civili.
Un kg di coca, per un valore di 400mila euro, sotto il sedile
Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, con l’aggravante dell’ingente quantitativo: è questa l’accusa di cui dovrà rispondere un 49enne di Napoli, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino, che hanno operato congiuntamente e in piena sinergia con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia.
Avellino ovest
L’uomo, alla guida di una Mercedes, è stato fermato da una pattuglia durante un ordinario controllo alla circolazione stradale, poco dopo essere uscito dal casello autostradale di Avellino Ovest.
L’atteggiamento sospetto manifestato dall’automobilista all’atto del controllo, ha indotto i militari ad approfondire l’accertamento.I sospetti avuti dagli operanti hanno trovato conferma quando, nel corso della perquisizione, sotto al sedile è stato rinvenuto un involucro contenente oltre un chilo di cocaina.
Il 49enne, le cui responsabilità sono state acclarate in seguito alle prime analisi di laboratorio, è stato dichiarato in arresto e, dopo le formalità di rito, condotto alla Casa Circondariale di Bellizzi Irpino a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino.
Si stimano in oltre 5000 le dosi ricavabili dalla sostanza sequestrata, per un valore commerciale al dettaglio sulla piazza avellinese calcolato in circa 400mila euro.