Valle Caudina: Fondazione Affinita e pizzaioli caudini per i giovani detenuti del carcere di Airola

Redazione
Valle Caudina: Fondazione Affinita e pizzaioli caudini per i giovani detenuti del carcere di Airola

Con il sostegno di imprenditori e liberi professionisti che hanno dato fiducia al progetto, la Fondazione Angelo Affinita ha finanziato un corso da pizzaiolo professionista rivolto ai giovani detenuti del carcere minorile di Airola.
I risultati sono stati incredibili!
Quattordici ragazzi hanno potuto concludere il loro percorso di formazione presso la pizzeria “Al Buco” di Cervinara, svolgendo un vero e proprio stage a contatto con pizzaioli del calibro di Marco Amoriello, Giovanni Franco e Alessandro Vittorio.
Grazie al loro aiuto, questi giovani in difficoltà hanno potuto capire che attraverso la passione e il sacrificio si possono raggiungere vette altissime.
ll corso per pizzaiolo professionista è stata una sfida contro la criminalità. Contro la strada del guadagno facile e delle recidive. È stata un’esperienza unica per tutti. Per i ragazzi, certo, ma anche per i pizzaioli e per coloro che hanno sostenuto il progetto e lo hanno reso possibile.
La pizza è diventata uno strumento di DIALOGO con i giovani detenuti che, vittime del loro trascorso nel penale, spesso vengono marginalizzati una volta usciti dal carcere.
Questo è un progetto veramente unico nel suo genere. Ecco cinque buoni motivi per chi volesse sostenerlo:

  1. I giovani detenuti del corso hanno imparato le tecniche di base per diventare pizzaioli professionisti. Questo darà loro la possibilità di trovare un lavoro stabile una volta usciti dal carcere e limiterà i casi di recidive.
  2. Il lavoro del pizzaiolo è richiestissimo a livello mondiale. I ragazzi potranno avere opportunità professionali anche all’estero, iniziando carriere di successo nel campo della ristorazione.
  3. Grazie ai pizzaioli che hanno gestito il corso, i ragazzi hanno imparato i valori del sacrificio, dell’impegno, e hanno vissuto per la prima volta un’esperienza positiva sul luogo di lavoro.
  4. Più giovani professionisti sul mercato significa dare futuro alla tradizione della pizza napoletana, un’eccellenza italiana che deve essere salvaguardata.
  5. Attraverso l’esperienza del lavoro di squadra, i giovani detenuti imparano i valori della famiglia, dell’aiuto reciproco e della fiducia.

Come dice il pizzaiolo Marco Amoriello, la pizza è una ruota che gira e che può portare in tutto il mondo. I detenuti del carcere minorile sono ragazzi che, avendo conosciuto le amarezze della vita, ora più che mai hanno voglia di VINCERE, di fare bene. Di guardare avanti.
Se anche tu pensi che tutto questo sia eccezionale, se credi che questi ragazzi abbiano il diritto di avere una seconda possibilità, allora dai il tuo contributo adesso, rivolgendoti alla Fondazione Angelo Affinita cliccando su https://fondazioneangeloaffinita.org/donazione/