Valle Caudina: Genovese torna all’attacco

Redazione
Valle Caudina: Genovese torna all’attacco
Lavori sulla linea ferroviaria, si gioca sulla pelle dei pendolari

Valle Caudina: Genovese torna all’attacco. L’avvocato Augusto Genovese, presidente del comitato disagiati Valle Caudina porta ancora avanti la sua lotta per quanto riguarda la riapertura della linea ferroviaria. Per questo ha scritto Al Presidente dell’Ente Autonomo del Volturno e pe conoscenza agli organi di informazione locali e la al presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti.

Linea chiusa da otto mesi

Illustre Presidente, scrive l’avvocato Genovese, la linea ferroviaria Napoli – Benevento, Via Cancello, ad oggi, dopo ben OTTO mesi, è chiusa e i pendolari non sono a conoscenza dei tempi di consegna dei lavori della tratta.

In merito a tutto ciò, il Comitato Disagiati della Valle Caudina ha da porle le seguenti domande: 1) La linea ferroviaria quando sarà riaperta alla circolazione dei treni?

2) I lavori finiranno entro settembre 2021 o slitteranno ancora una volta? 3) Quando riaprirà la stazione ferroviaria di Cervinara? 4) Aumenteranno le corse degli autobus sostitutivi in vista dell’apertura delle scuole?

In attesa di un celere riscontro, visto che i problemi per i pendolari aumentano, anche a causa delle norme anti- COVID 19, spero di poterla incontrare al più presto. Augusto Genovese Presidente del Comitato Disagiati della Valle Caudina.

Sin qui la lettera dell’avvocarto Augusto Genovese . Si tratta di un’altra delle tante questioni di cui nessuna autorità politica del territorio vuole farsi carico. Certo, ci si chiederà un sindaco o un asessore cosa possono fare’ Certo non tacere e continuare a girare la testa da un’altra parte. L’insipienza della nostra classe politica si misura soprattutto su questi temi.

Il labirinto del palazzo

Da anni, l’avvocato Genovese gira inutilmente nel labiritno del palazzo del potere alla ricerca di risposte. La sua è una lotta, appoggiata solo dagli altri pendolari come lui., Una lotta del genere non porta alcuna visibilità e, quindi, il presidente del comitato viene lasciato solo dalla classe politica locale. Un giorno, non lontano, dovremo pentirci amaramente di aver eletto certe persone a rappresentanza del territorio.