Valle Caudina: il covid uccide Salvatore Sais, l’arredatore di tutti

Redazione
Valle Caudina: il covid uccide Salvatore Sais, l’arredatore di tutti
Valle Caudina: il covid uccide Salvatore Sais, l'arredatore di tutti

Valle Caudina: il covid uccide Salvatore Sais, l’arredatore di tutti. Purtroppo la veglia di preghiera non ha avuto l’effetto sperato. Le condizioni di Salvatore Sais  sono peggiorate sempre di più, sino a quando si è spento presso il Covid Hospital di Maddaloni. Il covid, quindi, miete ancora un’altra vittima in Valle Caudina.

Il lato feroce

Proprio nel momento in cui inizia ad allontanarsi, nei nostri comuni il covid miete una vittima al giorno e mostra il suo lato più feroce.

Salvatore Sais, titolare dell’omonimo mobilificio ad Arpaia, aveva 70 anni ed era noto in tutta la Valle Caudina e in provincia Caserta. Sempre affabile e disponibile, aveva quel piglio del commerciante vecchio stampo.

Sapeva trovare sempre la giusta soluzione per ogni necessità e coccolava i clienti con ogni genere di attenzione. Li faceva sentire tutti importanti e riusciva sempre a trovare il mobile giusto o l’arredamento adatto.

Aveva contratto il covid dopo aver effettuato anche la prima dose di vaccino Pfizer.  Non aveva potuto fare la seconda dose perché già si trovava in ospedale alle prese con il maledetto conoravirus.

In un primo momento, lo avevano ricoverato presso l’azienda ospedaliera San Pio di Benevento. Poi, per l’aggravarsi delle sue condizioni, giorno dopo giorno, i sanitari avevano deciso di trasferirlo al Covid Hospital di Maddaloni.

Hanno fatto di tutto per salvargli la vita, ma purtroppo, alla fine, il covid ha avuto il sopravvento ed ha stroncato l’esistenza di Salvatore Sais.

Le condizioni del figlio Alessandro

I familiari mentre piangono per la sua scomparsa, devono seguire anche le condizioni del figlio Alessandro. Anche lui ha contratto il covid- 19.  Si trova ricoverato presso l’azienda ospedaliere San Pio di Benevento e le sue condizioni sono abbastanza serie.

Le storie di Salvatore ed Alessandro avevano spinto ad organizzare la veglia di preghiera. La gente di Arpaia ha pregato in piazza per far tornare a casa padre e figlio. Purtroppo Salvatore non tornerà mai più, il covid non perdona.