Valle Caudina: il postino non suona più neanche una volta

Redazione
Valle Caudina: il postino non suona più neanche una volta
Meritato riposo per il direttore Gaetano Ceglia

Valle Caudina. Una volta suonava due volte, oggi va bene se lo fa almeno una. Stiamo parlando del postino, una figura che, nell’era imperante di mail e di comunicazioni in tempo reale, sembra aver fatto il suo tempo. Ma non è così, in quanto la corrispondenza cartacea riveste ancora un ruolo importantissimo per tante persone. Non solo, la cosiddetta Italia Digitale è ancora al di là da venire ed è proprio la pubblica amministrazione a spedire importanti documenti per posta.
E così, cresce il malcontento tra gli abitanti di Rotondi, Cervinara e San Martino Valle Caudina per il mancato recapito della corrispondenza. La vicenda sta assumendo pieghe davvero preoccupanti, per i disagi che vengono arrecati agli utenti. Il disservizio è frutto di un perverso, come spesso avviene, concentrato di avvenimenti. Innanzitutto, bisogna ricordare che i disservizi non si verificano solo in questi tre comuni, ma si registrano in tutta Italia. Questo perchè Poste Italiane ha aumentato il chilometraggio delle zone da affidare ai singoli portalettere, diminuendo il personale. Per farci capire, Rotondi, Cervinara e San Martino Valle Caudina, sino a meno di venti giorni fa, erano divisi in dodici zone, con altrettanti postini. Ora, invece, le zone si sono ridotte ad otto e, a quanto pare, nell’arco di una giornata lavorativa, l’addetto non riesce a coprirla per intero. Con il risultato che si accumula posta e spesso succede, ad esempio, che le famigerate bollette o le multe non arrivano in tempo per essere pagate nelle scadenze giuste. Ma succede così anche per documenti attesi da tempo per le pratiche più svariate. Ma, questo non spiega del tutto il problema, visto che ci sono zone di Rotondi e Cervinara, dove i nostri lettori, ci segnalano che sono mesi in cui non si vede il postino e le cassette postali restano vuote.
Ripetiamo, è una questione che riguarda l’intero Paese, ma questa non è certo una attenuante. Probabilmente, di questa situazione dovrebbero farsi carico le autorità istituzionali e protestare con chi di dovere.

PUBBLICITA’