Valle Caudina: l’Eav, i sindaci, il bacio della pantofola e la linea ferroviaria che riaprirà solo nel 2025

L'Eav si guarda bene di inviare i comunicati stampa a Il Caudino

Redazione
Valle Caudina: l’Eav, i sindaci, il bacio della pantofola e la linea ferroviaria che riaprirà solo nel 2025
Valle Caudina: l'Eav, i sindaci, il bacio della pantofola e la linea ferroviaria che riaprirà solo nel 2025

Valle Caudina: l’Eav, i sindaci, il bacio della pantofola e la linea ferroviaria che riaprirà solo nel 2025. Valle Caudina: l’Eav, la lina ferroviaria, i sindaci ed il bacio della pantofola. L’Eav ha dimenticato l’indirizzo di posta elettronica de Il Caudino. Poco male, il nostro giornale se ne farà una ragione. Riusciamo a vivere tranquillamente anche senza le veline dell’Ente Autonomo Volturno.

L’incontro con i sindaci

La notizia è che il presidente Umberto De Gregorio e l’ingegnere Pasquale Sposito, direttore centrale dell’Eav hanno incontrato i sindaci della Valle Caudina. Badate bene, l’incontro si è svolto a Napoli. De Gregorio si guarda bene di venire da queste parti per confrontarsi magari anche con i pendolari.

Ma lasciamo correre anche se i sindaci hanno avuto buon gioco nel dimenticare lo schiaffo di gennaio quando lo stesso presidente dell’Eav li doveva incontrare a Benevento ed ha, prima disertato l’incontro e poi inviato un comunicato stampa. Per la serie, io sono De Gregorio e faccio quello che mi aggrada. Anche così muoiono i territori, accettando le prepotenze del potente di turno.

Stendiamo un velo pietoso su questa sorta di bacio della pantofola che chi ci rappresenta non dovrebbe accettare perché la Valle Caudina è una terra fiera e tale dovrebbe restare.

Stendiamo anche un velo pietoso sulla presenza all’incontro di altre persone che, almeno a quanto noi risulta, non dovrebbero avere titolo per partecipare. Veniamo al dunque.

La riapertura a marzo 2025

I lettori attenti ricorderanno che il Caudino sei mesi fa denunciò che la linea ferroviaria sarebbe tornata in esercizio solo al marzo del 2025, ossia, tra un anno. Ebbene, l’Eav smentì, si stracciò le vesti per negare questa evenienza ed all’epoca l’indirizzo di posta elettronica del nostro giornale era in loro possesso.

Ebbene oggi, in pompa magna, alla presenza dei sindaci dell’unione del comuni della Valle Caudina ed anche di soggetti che non dovrebbero avere titolo per prendere parte a queste riunioni, è stato tutto confermato. La ferrovia tornerà in esercizio solo il prossimo anno.

Certo i lavori sono terminati lo scorso 31 marzo, questo è verissimo. Ma come scrive la stessa Eav ora sono in corso le prove di collaudo che dureranno sino a settembre. Chiaro? La linea, giustamente, deve essere collaudata, su questo non ci piove.

Ma dopo riaprirà, non si dovrà attendere il 2025. Purtroppo no perché, come prevede la legge, l’ANSFISA, Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria avrà cinque mesi di tempo per la necessaria e prescritta autorizzazione alla riapertura. Ed allora marzo 2025 sembra la data utile come da noi scritto diverso tempo fa. Ma non finisce qui.

L’interrogazione del centro destra

I consiglieri regionali del centro destra, dopo il mancato incontro di gennaio, presentarono un’interrogazione per capire quello che stava avvenendo lungo la linea ferroviaria a cui Eav ha risposto con tutto il suo comodo.

Nella risposta, però, si evince una problematica che, questa mattina. non è stata minimamente accennata nell’incontro con i sindaci. Eav lungo il percorso della linea ferroviaria ha installato nuove cabine di distribuzione e, almeno secondo quanto scritto nella risposta all’interrogazione, l’Enel ancora non ha provveduto ad attivarle. Ed allora?  Quando riaprirà la linea ferroviaria? Cari sindaci è sempre piacevole fare un giro a Napoli, ma prima di cantare vittoria  informatevi e non fatevi imbonire.

P.S. Il Caudino per una questione di decenza non pubblica la foto dal bacio della pantofola. Ricordiamo che la Proskýnesis è stata abolita da Papa Giovanni XXIII, all’indomani della sua elezione nel 1958. Forse la notizia ancora non è arrivata in Valle Caudina.

  1. Peppino Vaccariello