Valle Caudina: notte di fuoco, in fiamme un’auto

Redazione
Valle Caudina: notte di fuoco, in fiamme un’auto
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Valle Caudina: notte di fuoco, in fiamme un’auto. Due autovetture sono andate a fuoco questa notte a San Salvatore Telesino e a Bonea ma in circostanze diverse.

Fumo dal cofano

Il conducente di una Opel Astra, come scrive Anteprima 24 Benevento, mentre era in transito sulla Fondovalle Isclero in direzione Puglianello alle ore 2:00 circa, si è accorto che del fumo fuoriusciva dal cofano, ha accostato sul ciglio strada ed ha avvisato subito i Vigili del Fuoco di Telese Terme che sono intervenuti per spegnere l’incendio.

Sempre nella notte, ma un’ora più tardi circa, a Bonea in via Vairano, i Vigili del Fuoco del locale distaccamento sono intervenuti, insieme ai Carabinieri di Montesarchio, per domare le fiamme che aveva avvolto una Ypsilon 10 in sosta in quella zona.

Per l’auto gravi danni alla parte posteriore del veicolo, ma i caschi rossi dopo un primo sopralluogo non hanno trovato nessun elemento riconducibile ad un innesco doloso delle fiamme. Ora sono in atto gli accertamenti da parte dei Carabinieri e degli stessi Vigili per capire cosa sia effettivamente accaduto.

Anziana trovata morta, la svolta: genero arrestato per omicidio

Nella giornata di oggi, venerdì 10 dicembre, è arrestato un uomo di 54 anni con l’accusa di aver ucciso la suocera, una donna di 73 anni, a Roverbella comune in provincia di Mantova.

Il corpo della donna era stato trovato ieri ai piedi delle scale della sua abitazione. L’uomo è finito in manette all’esito di una complessa indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale di Mantova e coordinata dalla Procura.

In meno di 24 ore si è risaliti al genero

Il corpo era trovato ieri. Gli operatori del 118, stando a quanto si legge in una nota stampa, hanno contattato i carabinieri segnalando il cadavere. Sul posto sono quindi arrivati i militari di Roverbella e di Castel d’Ario.

I carabinieri, che hanno poi allertato il personale del reparto operativo e del nucleo operativo e Radiomobile di via Chiassi, insieme alla Scientifica hanno condotto tutti i rilievi necessari.

In poco meno di 24 ore sono riusciti a ricostruire quanto accaduto. Stando alle loro indagini, il responsabile del delitto che ha sconvolto la comunità di Roverbella, sarebbe proprio il genero.

A incastrarlo le immagini delle telecamere

Il medico legale ha infatti escluso che la morte sia causata da un malore o da una caduta accidentale. Le lesioni riportate infatti sarebbero da considerarsi frutto dell’azione delittuoso di un’altra persona.

Da lì sono ascoltati attentamente i parenti intervenuti sul posto, a dare l’allarme sono stati i figli, e analizzato le immagini delle telecamere a circuito chiuso delle strutture vicine alla villetta. Grazie a quello è stato possibile identificare il 54enne: l’uomo è stato quindi portato nel carcere di Mantova