Valle Caudina: rapina la sala slot dopo aver perso un’ingente somma di denaro

La rapina risale al marzo dello scorso, i carabinieri hanno tratto in arresto il presunto autore

Redazione
Valle Caudina: rapina la sala slot dopo aver perso un’ingente somma di denaro
Valle Caudina: rapina la sala slot dopo aver perso un'ingente somma di denaro

Valle Caudina: rapina la sala slot dopo aver perso un’ingente somma di denaro. Nella mattinata odierna, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, Militari della Stazione dei Carabinieri di  Arpaia (BN), in collaborazione con quelli della Stazione  di San Felice a Cancello (CE), hanno eseguito, in San Felice a Cancello, un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, nei confronti di una persona allo stato gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in danno del titolare di una attività commerciale, perché, con volto travisato ed armato di pistola si impossessava della somma di euro 4.000,00.

L’ indagine veniva avviata nel Marzo del 2023 quando personale della Stazione di Arpaia (BN), allertata dalla Centrale Operativa di Montesarchio (BN), veniva inviato presso una Sala Slot del posto, dove poco prima si era consumata una rapina.  In particolare, l’indagato con viso travisato ed armato di pistola, si introduceva nella sala slot minacciando la dipendente addetta alla cassa dell’attività commerciale costringendola a consegnare l’incasso.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Benevento, venivano svolte dai militari dell’Arma di Arpaia (BN) mediante l’escussione di persone informate sui fatti e l’acquisizione delle immagini dei sistemi videosorveglianza che avevano ripreso la rapina e l’autovettura utilizzata per la stessa parcheggiata nei pressi dell’attività commerciale. L’utilizzo di software specifici consentivano di rilevare, dalle immagini acquisite, il numero della targa e il percorso della stessa.

La P.G. procedeva, tramite le banche date in uso, all’identificazione dell’intestatario dell’autovettura e alla perquisizione del presunto autore, sequestrando anche un indumento notato dalle immagini e dalla persona offesa. L’indagato veniva anche riconosciuto per fattezze e abbigliamento come riportate dalle immagini e come apparso alla p.o. e identificato in un frequentatore abituale della sala slot.

Tutto ciò consentiva di ritenere raggiunti i gravi indizi di colpevolezza a carico del destinatario della misura in relazione alla dinamica dei fatti, alla sua identificazione, si accertava altresì che l’indagato aveva perso una notevole somma di danaro poco prima nella medesima sala slot.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.