Valle Caudina, si fanno i conti dei danni subiti per il maltempo

Il Caudino
Valle Caudina, si fanno i conti dei danni subiti per il maltempo

Il sole è tornato a splendere e già questa è una notizia, dopo tre giorni di tregenda. Ora si fanno i conti dei danni subiti e soprattutto è tempo di pensare al futuro. Il comune maggiormente colpito, da quella che si è rivelata una vera e propria bomba d’acqua, è stato Cervinara. Oltre agli allagamenti, si sono registrati due movimenti franosi, uno in località Coppola e l’altro lungo Il Guarcino. Il centro caudino, dopo l’evento alluvionale del 1999, si è mostrato ancora fragile. Non si tratta di fare polemiche e di gettare la croce su qualcuno, soprattutto su chi ci amministra. Si tratta di prendere contezza del pericolo e di cominciare a fare effettivamente qualcosa. È la grande sfida dei prossimi anni, quella di mettere in sicurezza il territorio. E non è solo una sfida cervinarese e della Valle Caudina. Le follie del tempo ci impongono a ripensare completamente l’operato dell’uomo con l’ambiente. Ogni singolo atto potrebbe rappresentare un grave rischio anche per l’incolumità fisica delle persone. E tutto questo avviene quando i comuni hanno sempre meno fondi. Ci sono, però, da intercettare quelli europei che sull’ambiente ha aperto diversi capitoli. E qui entra in gioco il solito appello che rivolgiamo da sempre dalle colonne di questo giornale. Per intercettare i fondi europei bisogna ragionare e presentare progetti in termini di area vasta. Sarebbe assurdo, ad esempio, pensare ad un progetto complessivo di messa in sicurezza delle nostre montagne senza coinvolgere Rotondi, San Martino e Pannarano. Come sarebbe assurdo mettere mano all’assetto fognario, senza capire quello che si fa nei comuni limitrofi. Stare insieme oggi per i comuni della Valle Caudina non è solo un’opportunità, ma una necessità.

peppinovaccariello67@gmail.com