Cervinara, rallenta la morsa dell’acqua, si contano i danni

Il Caudino
Cervinara, rallenta la morsa dell’acqua, si contano i danni

Il maltempo, finalmente, si sta allontanando, anche oggi pomeriggio, però, si è temuto il peggio. Il cielo si è annuvolato e si è pensato che potesse venire giù tanta acqua quanta quella di ieri. Fortunatamente non è stato così. La cittadina è stata colpita duramente da questi violenti temporali di giugno molto di più dei comuni limitrofi. Molte le abitazioni allagate, i danni sono ingenti e a questo si devono aggiungere due movimenti franosi. Il primo, quello più grave si è verificato lungo la strada che porta alla località Coppola, in montagna. Si sono staccati alcuni massi da una parete. L’altro di minor entità, invece, si è verificato in località Guarcino. I movimenti franosi sono continuamente monitorati dai tecnici dell’amministrazione comunale, da quelli dell’Arcadis e del Genio Civile. Ma, sono stati gli allagamenti a procurare paura, veramente tanta, e ingenti danni. La zona del paese maggiormente colpita è stata quella che da Pantanari conduce a Valle.  I cittadini ancora questa mattina erano  inferociti per i danni subiti. Sotto accusa un impianto fognario che è insufficiente e che doveva essere oggetto di lavori che, però, non sono ancora partiti a causa di seri problemi da parte della ditta appaltatrice. La stessa situazione si è verificata anche in altre zone del centro caudino, come via Carlo Del Balzo, Corso Napoli, via Lagno e Rione San Pietro, quì il sistema fognario, ormai obsoleto e insufficiente, non ha retto all’enorme portata di acqua che ha invaso strade, scantinati e cantine. Ieri si è temuto il peggio anche perché, nella notte, la pioggia violenta è continuata a cadere. Non è stato necessario ordinare lo sgombero dei cittadini, ma poteva succedere. E’stato un evento eccezionale. Difficilmente tanta pioggia può cadere nell’arco di sole due ore. Ma, con i cambiamenti climatici in atto, a questi eventi dobbiamo fare l’abitudine. Si deve, quindi, mettere in campo una politica straordinaria del territorio che non può essere demandata solo ai singoli comuni. E’ una delle prime necessità a cui urge far fronte perché in ballo c’è la vita di tanti esseri umani e noi di Cervinara già dobbiamo piangere i nostri morti a causa del dissesto idrogeologico. (Immagine da facebook)

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