Valle Caudina: si riparte con i matrimoni
Valle Caudina: si riparte con i matrimoni. Si contano oltre un milione di posti di lavoro, fra diretti e indotto, nel settore dei matrimoni in Italia salvati dalla riapertura di feste e cerimonie dalla metà di giugno.
Fornisce il calcolo ma l’Unione europea delle cooperative (Uecoop). Lo fa in riferimento alle ultime decisioni del consiglio dei ministri tramite il nuovo decreto legge sulle misure legate all’emergenza Covid.
Pass e tamponi
Nonostante la persistenza di alcune limitazioni, dal pass vaccinale ai tamponi, dalla distanza fra i tavoli all’elenco degli invitati con il Covid manager, la ripartenza delle cerimonie – evidenzia Uecoop – rappresenta una prima boccata di ossigeno per questo un comparto.
Un settore che, con la pandemia, ha visto cancellare quasi 1 matrimonio su 2 (-47,5%) nel 2020 rispetto all’anno precedente – spiega Uecoop su dati Istat – con un crollo del 90% del fatturato e un trend negativo che continua anche nel 2021 secondo Assoeventi.
Dalla ristorazione alla fotografia, dai trasporti al florovivaismo, dai viaggi all’abbigliamento, dall’immobiliare fino alla vigilanza privata – sottolinea Uecoop – la crisi generata dal Covid ha stravolto i bilanci delle 80mila realtà che operano nel settore.
Il rinvio dei matrimoni
L’emergenza Covid ha costretto migliaia di coppie pronte a convolare a nozze – continua Uecoop – a contrattare rimborsi o voucher per riorganizzare nei tempi e nei modi il pronunciamento del fatidico si.
Questo ha provocato con danni economici e problemi organizzativi e psicologici. Il Covid ha trasformato la preparazione del giorno più bello in una specie di incubo – conclude Uecoop .I futuri sposi, relativi familiari e ospiti si sono visti costretti a rinviare tutto con una giungla di disdette, fornitori da pagare e servizi da riorganizzare.
Valle Caudina
Ora si ricomincia e bisogna sottolineare che parliamo di un comparto florido in Valle Caudina. Ristoranti e ville sono pronte a riaprire e ad ospitare coppie che arrivano da tutta la regione Campania e non solo.
Bisognerà rispettare le norme di sicurezza, ma i ristoratori già lo scorso anno hanno dimostrato di essere ligi ai protocolli di sicurezza. Si torna a lavorare ed ora solo questo importa.cerimonie,
