Valle Caudina: si torna a scuola in presenza. ma saltano i vaccini agli insegnanti

Redazione
Valle Caudina: si torna a scuola in presenza. ma saltano i vaccini agli insegnanti
Campania, già vaccinati il 95% del personale sanitario e il 90% del personale scolastico

Valle Caudina: si torna a scuola in presenza. ma saltano i vaccini agli insegnanti.  I ritardi di Pfizer e i tagli di Astrazeneca obbligheranno l’Italia a rivedere il piano vaccinale. Si avranno  pesanti ricadute sull’immunità di gregge che ora dovrebbe arrivare solo nel 2022 e non alla fine di quest’anno.

Docenti al palo

Si dovrebbe riuscire a centrare l’impegno prioritario, vaccinare entro marzo tutti gli operatori sanitari e sociosanitari. Insieme a loro verranno vaccinati gli  ospiti e personale delle Rsa, over 80 e pazienti fragili, oncologici, cardiologici e ematologici. In tutto quasi 7 milioni di italiani.

Ma non  verranno vaccinate le altre categorie. Si tratta dei 13 milioni e 400mila italiani tra i 60 e i 79 anni, i 7 milioni e 400mila con almeno una comorbilita’ cronica, oltre al personale dei servizi essenziali.

Restano al palo gli  insegnanti, il  personale scolastico, forze di polizia, personale delle carceri e detenuti. C’e’ poi da tener conto anche di un altro elemento. Quando l’Ema dara’ il via libera al vaccino di AstraZeneca, come già chiarito da Locatelli, bisognera’ vedere “che tipo di approvazione verra’ data”.

Se sara’ cioe’ “condizionata a determinati parametri di eta’ piuttosto che di percentuale di copertura vaccinale”. In sostanza, se come sembra il vaccino verrà consigliato per la popolazione sotto i 55 anni, l’Italia dovra’ individuare nuovi criteri per definire le categorie prioritarie, dando la precedenza ai piu’ giovani.

Slitta anche la fase uno

“I ministri Boccia e Speranza e il commissario Arcuri sono preoccupanti. Il termine della fase uno slitterà di due settimane, a causa del rallentamento delle consegne di vaccini Pfizer previsto per la prossima settimana.

Ad ora c’è stato comunicato che i tagli dovrebbero riallinearsi intorno alla metà di febbraio”. Cosi’ il governatore della Liguria Giovanni Toti su La Stampa. Un paio di settimane in piu’,  fa presente – per completare la Fase 1. “Il vero problema e’ che ci potrebbero essere altri ritardi, non solo quelli preventivati la prossima settimana”.