Valle Caudina: sorpasso azzardato, scontro tra furgone e lancia sull’Appia

5 Marzo 2021

Valle Caudina: sorpasso azzardato, scontro tra furgone e lancia sull’Appia

Valle Caudina: sorpasso azzardato, scontro tra furgone e lancia sull’Appia. Ancora un incidente si registra lungo la strada statale Appia. Il sinistro ha avuto luogo in località Campizze di Rotondi ed ha coinvolto un furgone ed una lancia mito. La lancia ha azzardato un sorpasso e l’autista, un 49enne di Moiano, non ha fatto in tempo a rientrare nella sua corsia.

Dalla parte opposta sopraggiungeva ail furgone, guidato da un 53enne di Cervinara. L’autista non è riuscito a fermarsi in tempo  e lo scontro, quasi frontale, è stato inevitabile.

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Nessuno dei due conducenti ha riportato la peggio. A riportare i danni maggiori è stata la mito. Toccherà alle forze dell’ordine ricostruire le fasi dell’incidente.

Sentenza attesa

Intanto, arriva una sentenza molto attesa. Omicidio volontario e occultamento di cadavere. Sono i reati per cui è condannato a venticinque anni di carcere Nicola Del Sorbo.

Era accusato di avere ucciso la trentunenne Luana Rainone. A pronunciare la sentenza, la Corte d’Assise di Napoli; sono concesse le attenuanti generiche, mentre l’accusa aveva chiesto per l’uomo la pena dell’ergastolo.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i due avevano in atto una relazione extraconiugale e l’omicidio sarebbe avvenuto in casa dell’uomo, dopo un rapporto sessuale e dopo aver consumato dosi di droga.

Poi, è scoppiata la lite, l’ennesima, in cui la donna aveva preteso che Del Sorbo rivelasse tutto alla compagna. Del Sorbo, stando a quanto ricostruito, l’avrebbe colpita con un coltello e poi avrebbe nascosto il corpo in un pozzo nero, legato a un materasso.

Il 34enne di Angri (Salerno) era stato individuato dai carabinieri nelle prime fasi delle indagini, si era più volte contraddetto quando era stato sentito; da lì i dubbi degli inquirenti, che hanno portato poi alla confessione.

La scomparsa

Luana Raione, sposata e con una figlia piccola, era scomparsa alle 14 dello scorso 23 luglio. Il marito si era rivolto alle forze dell’ordine ed era stato ascoltato Del Sorbo, che però aveva negato di avere visto o sentito la ragazza quel giorno.

Le telecamere e i tabulati telefonici avevano raccontato una storia diversa: Luana era stata ripresa mentre si dirigeva verso la baracca dove abita il 34enne, tra Poggiomarino e San Valentino Torio (Salerno).

Il 34enne aveva continuato a negare, crollando solo dopo un lungo interrogatorio: aveva così raccontato di essersi incontrato con la 31enne e che c’era stata una lite, dovuta al fatto che la ragazza pretendeva che lasciasse la moglie, per andare a vivere insieme.

Con la donna Del Sorbo ha 3 figli, durante la discussione Luana lo avrebbe colpito con un calcio, tentando di strappargli il telefono. E lui, con un coltello da cucina, le avrebbe sferrato un fendente alla gola.

Non avrebbe avuto intenzione di ucciderla, ha aggiunto, e dopo avrebbe tentato di tamponare la ferita. L’uomo ha indicato il posto dove si trovava il cadavere: avvolto in materasso e un sacco di plastica, sul fondo di un pozzo nero nei pressi della baracca.

(foto di repertorio)

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