Valle Caudina: trappole hard e ricatti su facebook

Redazione
Valle Caudina: trappole hard e ricatti su facebook

Spesso, pensiamo che i social possano sostituire, anzi, migliorare la vita reale. Ma le trappole sono dietro l’angolo, sia per gli uomini che per le donne. Questo articolo, però, vuole essere un avvertimento per tutti noi uomini, che crediamo di essere dei latin lover da tastiera, perché possiamo incorrere in veri e propri guai, addirittura, andare sotto ricatto.
Diversi uomini, seri e maturi professionisti, di un po’ tutta la Valle Caudina, ci hanno spiegato, che da un po’ di tempo, arrivano loro delle richiesta di amicizia su Facebook, da avvenenti fanciulle, almeno così sono le loro foto pubblicate sul profilo. Accettata la richiesta, dopo pochissimo tempo, arriva un messaggio privato.
E qui cominciano i guai perché, si basano sull’eterno gallismo degli uomini. Il messaggio è scritto in un italiano approssimativo, ma la deliziosa fanciulla è pronta ad inventarsi la storia di essere figlia di un nostro connazionale e di una straniera o di essere una ragazza che da anni vive all’estero. Il paese più gettonato, in questo caso, chi sa perché, è la Francia. La poverina racconta di sentirsi tanto sola, che il fidanzato l’ha lasciata e che trova molto avvenente il suo interlocutore. A questo punto, dopo aver riempito di complimenti l’uomo ed averlo imbambolato, chiede ma perché non ci vediamo, perché non ci chiamiamo in skype? Accettata la chiamata, la frittata è fatta. La maliarda, infatti, andrà sempre più oltre le richieste, sino ad arrivare a chiedere di fase sesso virtuale, perché trova l’uomo irresistibile. Il latin lover di periferia, il play boy da tastiera, ci cadrà come una pera matura. Penserà di aver fatto una grande conquista e si lascerà andare, completamente. La relazione hot andrà avanti per qualche giorno, poi l’avvenente fanciulla, vi manderà un video con le vostre “prestazioni” minacciando di renderle pubbliche se non verrà pagato un compenso. A questo punto possono succedere due cose, o, a sprezzo del ridicolo, si va dalla polizia postale e si denuncia tutto, o, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi, si paga. Bisogna state molto attenti, quindi, e misurare con il contagocce queste situazioni, A Cervinara, qualche giorno fa, è successo ad un 32enne, un suo amico ci ha raccontato tutto. Stessa trafila, identiche parole, culminate con la registrazione della prestazione. Ma, quando è stata formulata la richiesta di riscatto, la perfida fanciulla e chi sta dietro di lei, sono rimasti allibiti, in quanto il ragazzo ha detto, semplicemente, non pago e pubblica tutto. Non sono fidanzato, non sono sposato, non ho né arte e né parte, quindi, fai quello che vuoi. Insomma, almeno, per una volta questi ricattatori hanno avuto quello che si meritano, ma bisogna stare attenti perché lo sputtanamento virtuale, è dietro l’angolo. (Immagine da web)